Alternanza scuola-lavoro, si parte
Varcare la soglia della propria scuola, lasciare l’aula per diversi giorni, entrare in contesti professionali e dedicarsi al lavoro. Prima, simili esperienze potevano rappresentare il diversivo dell’estate, per gli studenti biellesi. Invece, da quest’anno, con la riforma introdottadal governo la cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” vedrà coinvolti i ragazzi delle terze, quarte e quinte, in corsa d’anno scolastico.Una rivoluzione, per l’organizzazione delle scuole locali come italiane in genere, che si può sintetizzare così: dal terzo anno in poi, chi frequenta gli istituti tecnici e professionali, sarà tenuto a svolgere 400 ore lontano dalle aule, a effettuare tirocini e stage. Tempo che si riduce a 200 ore per gli studenti dei licei.Con il nuovo anno, cominceranno i primi esperimenti in merito. Come si comporteranno, ad esempio, due istituti completamente diversi tra loro, come l’Ipssar “E. Zegna” e l’Iis “G. e Q. Sella”? Si tratta di due istituti rappresentativi, a loro modo, in quanto l’Alberghiero, dalla fresca ricerca di EduscopioLavoro, promossa dalla Fondazione Agnelli, è risultato essere,anche nel Biellese, il percorso con la più alta percentuale di diplomati occupati, a due anni dalla maturità. Mentre, sempre dalla ricerca della Fondazione Agnelli, il Classico di Biella è stato insignito del titolo di migliore delle 10 migliori scuole omologhe piemontesi, forte degli ottimi risultati dei suoi allievi approdati all’università.Febbraio , per entrambe le scuole, segnerà l’avvio dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. All’Ipssar e al “Vaglio Rubens”, dunque per Alberghiero, Agrario, Ipsia e Geometri, gli allievi interessati dal provvedimento saranno fuori dalle aule per una settimana o quindici giorni, dal 6 febbraio al 7 marzo. In contemporanea, come sottolinea Cesare Molinari, preside sia dello “Zegna ” che del “Vaglio”, destinati a fondersi, dal prossimo anno scolastico, nell’Iis “Gae Aulenti”: «Come istituti possiamo contare sulla nostra banca dati, relativi agli stage estivi. Per l’Alberghiero, sino ad oggi già il 100 per cento degli studenti era impegnato in esperienze di lavoro, attraverso la scuola. L’alternanza terrà conto di un impegno, durante l’anno, non solo pratico, ma anche teorico, sarà certificato dai tutor aziendali e arricchito da incontri con professionisti esterni. In vista della maturità, il percorso di questi tre anni conterà per l’esame di maturità: stiamo immaginando crediti relativi alle ore, per far sì che oltre al diploma, la scuola rilasci un attestato ad esso collegato».Tecnici e professionali, dunque, avvezzi all’aggancio con l’esterno? Sarà così anche per il Classico? A Biella, pare di sì. Anche perché la scelta della dirigenza scolastica non è caduta, come si potrebbe pensare vista la propensione umanistica, sullo stretto ambito culturale: «L’idea è quella che nei licei non si può prescindere dalle aspirazioni future degli allievi. Si tratta di un servizio all’utenza - spiega la preside, Dolores Ragone - In parte, conteremo sui nostri database , con proposte già sperimentate in estate. Si va da redazioni di giornali locali, alla Biblioteca e Museo del Territorio, ad uffici tecnici, pubblicitari, rapporti estero delle aziende, studi di commercialisti, al Tribunale di Ivrea, Camera di Commercio, Asl e Fondo“Edo Tempia”. Grazie all’organico potenziato, poi, la scuola può contare su nuovi docenti di materie economico-giuridiche, che approfondiranno il mondo del lavoro».Giovanna Boglietti
Varcare la soglia della propria scuola, lasciare l’aula per diversi giorni, entrare in contesti professionali e dedicarsi al lavoro. Prima, simili esperienze potevano rappresentare il diversivo dell’estate, per gli studenti biellesi. Invece, da quest’anno, con la riforma introdottadal governo la cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” vedrà coinvolti i ragazzi delle terze, quarte e quinte, in corsa d’anno scolastico.Una rivoluzione, per l’organizzazione delle scuole locali come italiane in genere, che si può sintetizzare così: dal terzo anno in poi, chi frequenta gli istituti tecnici e professionali, sarà tenuto a svolgere 400 ore lontano dalle aule, a effettuare tirocini e stage. Tempo che si riduce a 200 ore per gli studenti dei licei.
Con il nuovo anno, cominceranno i primi esperimenti in merito. Come si comporteranno, ad esempio, due istituti completamente diversi tra loro, come l’Ipssar “E. Zegna” e l’Iis “G. e Q. Sella”? Si tratta di due istituti rappresentativi, a loro modo, in quanto l’Alberghiero, dalla fresca ricerca di EduscopioLavoro, promossa dalla Fondazione Agnelli, è risultato essere,anche nel Biellese, il percorso con la più alta percentuale di diplomati occupati, a due anni dalla maturità. Mentre, sempre dalla ricerca della Fondazione Agnelli, il Classico di Biella è stato insignito del titolo di migliore delle 10 migliori scuole omologhe piemontesi, forte degli ottimi risultati dei suoi allievi approdati all’università.
Febbraio , per entrambe le scuole, segnerà l’avvio dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. All’Ipssar e al “Vaglio Rubens”, dunque per Alberghiero, Agrario, Ipsia e Geometri, gli allievi interessati dal provvedimento saranno fuori dalle aule per una settimana o quindici giorni, dal 6 febbraio al 7 marzo. In contemporanea, come sottolinea Cesare Molinari, preside sia dello “Zegna ” che del “Vaglio”, destinati a fondersi, dal prossimo anno scolastico, nell’Iis “Gae Aulenti”: «Come istituti possiamo contare sulla nostra banca dati, relativi agli stage estivi. Per l’Alberghiero, sino ad oggi già il 100 per cento degli studenti era impegnato in esperienze di lavoro, attraverso la scuola.
L’alternanza terrà conto di un impegno, durante l’anno, non solo pratico, ma anche teorico, sarà certificato dai tutor aziendali e arricchito da incontri con professionisti esterni. In vista della maturità, il percorso di questi tre anni conterà per l’esame di maturità: stiamo immaginando crediti relativi alle ore, per far sì che oltre al diploma, la scuola rilasci un attestato ad esso collegato».
Tecnici e professionali, dunque, avvezzi all’aggancio con l’esterno? Sarà così anche per il Classico? A Biella, pare di sì. Anche perché la scelta della dirigenza scolastica non è caduta, come si potrebbe pensare vista la propensione umanistica, sullo stretto ambito culturale: «L’idea è quella che nei licei non si può prescindere dalle aspirazioni future degli allievi. Si tratta di un servizio all’utenza - spiega la preside, Dolores Ragone - In parte, conteremo sui nostri database , con proposte già sperimentate in estate. Si va da redazioni di giornali locali, alla Biblioteca e Museo del Territorio, ad uffici tecnici, pubblicitari, rapporti estero delle aziende, studi di commercialisti, al Tribunale di Ivrea, Camera di Commercio, Asl e Fondo“Edo Tempia”. Grazie all’organico potenziato, poi, la scuola può contare su nuovi docenti di materie economico-giuridiche, che approfondiranno il mondo del lavoro».
Giovanna Boglietti