Alberghiero, cucine salve

Alberghiero, cucine salve
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Anche i ragazzi dell’Alberghiero di Biella, come i colleghi di Trivero e di Cavaglià, non saranno più costretti ai laboratori di cucina da svolgere soltanto ogni due settimane, dovendo aspettare, in definitiva, un turno per la loro attività didattica. Il problema era sorto con l’inizio dell’anno scolastico, quando a Città Studi non vi era più la possibilità di utilizzare locali da adibire a cucina.

 Così, dopo qualche segnalazione, gli stessi studenti a fine novembre avevano fatto la voce grossa con una pacifica manifestazione in Provincia. Oggi hanno ottenuto le loro cucine a Trivero nella sede dell’asilo di frazione Ronco.

La protesta e il lieto fine. In occasione della protesta erano stati ricevuti anche dal commissario Ciuni (era il 29 novembre, ndr), ma non erano stati affatto rassicurati. La ricerca di una soluzione però è proseguita senza sosta. In un primo tempo sembrava quasi fatta per i locali del Polivalente, a Occhieppo Inferiore, ma poi qualche problema legato agli eventuali spogliatoi aveva fatto saltare l’ipotesi. Alla fine, la soluzione scelta è stata quella offerta dal Comune di Trivero, che ha prestato la cucina dell’asilo di frazione Ronco. Soddisfatto il sindaco di Trivero Massimo Biasetti: «L’asilo non usava quegli spazi, siamo contenti di poterli mettere a disposizione». Un po’ più perplesso quello di Occhieppo Inferiore Osvaldo Ansermino: «Resta comunque il costo del trasporto fino a Trivero quando a Occhieppo le cucine si potevano raggiungere a piedi. Mi sembra che sia stata privilegiata la soluzione meno comoda per gli studenti».

La fumata bianca. Dopo un primo sopralluogo da parte della Provincia ed un secondo effettuato dal l’Asl, che ha ritenuto la struttura idonea allo scopo, la possibilità è divenuta realtà. Ora restano solo da percorrere le ultime parti dell’iter burocratico. Si tratta comunque di una situazione temporanea, perchè fra un paio d’anni il Comune dovrà rivalutare l’utilizzo della struttura “prestata”.

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