Al voto per la caccia

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Ora è ufficiale: il prossimo 3 giugno, gli elettori piemontesi potranno esprimere il loro parere sulla caccia. La giunta regionale del Piemonte ha infatti approvato un decreto del suo presidente, il quale, in ottemperanza a quanto imposto dal Tar del Piemonte, dà l’avvio alle procedure di indizione del referendum.

Si conclude una battaglia legale durata un quarto di secolo: sono infatti trascorsi 25 anni da quando vennero raccolte 60.000 firme di elettori piemontesi in calce alla richiesta di un referendum abrogativo di parte della legislazione regionale sulla caccia. Il quesito prevede la riduzione delle specie cacciabili a quattro (cinghiale, lepre, minilepre e fagiano), il divieto di caccia la domenica e su terreno coperta da neve e la limitazione dei privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie, le ex riserve private di caccia.

Perplessità. La scelta della data suscita però non poche perplessità nel Comitato Promotore, che aveva infatti chiesto che il referendum venisse accorpato alle prossime elezioni amministrative, che si svolgeranno in numerosi Comuni del Piemonte il prossimo 6 maggio.

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