Al via il nuovo bus urbano
Parte oggi l’anello urbano della discordia. Nonostante il fuoco incrociato di opposizione e sindacati, la decisione della Giunta Gentile di introdurre una nuovo linea circolare in prova per tre mesi ha resistito: dalle 7.09 di questa mattina i nuovi bus della linea “900” girano per la città disegnando un anello tra piazza Vittorio Veneto, i quartieri di San Paolo e Villaggio La Marmora nord, via Galimberti, via Pietro Micca e via XX settembre.
La lunga storia. Le radici di questa nuova corsa affondano quasi un anno fa, nel maggio 2013. Allora la Regione aveva diramato un riparto fondi tardivo e iniquo, costringendo non solo Comune e Provincia a fare i conti con tagli da 2 milioni, ma a farli dopo che per cinque mesi si era impostato l’anno senza essere a conoscenza della mannaia che stava per calare. Da qui la corsa per ridisegnare da zero il sistema dei trasporti pubblici provinciali, integrando linee urbane ed extraurbane e sopprimendo tutto il sopprimibile e anche qualcosa di più per ottenere un milione di “sconto” sui tagli (arrivato a ottobre).
È nel mezzo di questo terremoto che in estate, mentre gli uffici tecnici di palazzo Pella viaggiavano a pieno regime per concludere il nuovo piano trasporti entro settembre, era balenata la possibilità di una linea circolare. Ma subito accantonata perché fondi non ce n’erano. Poi ad ottobre era stata l’opposizione guidata dal Pd ad attaccare con una petizione partita dal Villaggio La Marmora da 1.300 firme: secondo loro, con una decina di corse giornaliere il costo della nuova linea si sarebbe aggirato sui 100/150 mila euro. Stima confermata dall’Amministrazione, che però non poteva essere stanziata nel 2013.
Così dell’anello urbano si sono perse le tracce fino all’annuncio del nuovo assessore ai trasporti Massimiliano Gaggino a inizio marzo: si farà entro fine mese, con un budget di 27 mila euro per un periodo di prova di tre mesi. Partirà oggi con 25 corse giornaliere dal lunedì al venerdì, 13 il sabato e sei la domenica.
Attacchi e risposta. L’introduzione di una nuova linea a un mese e mezzo dalle elezioni, per di più provvisoria e con budget ridotto, non poteva non mettere in agitazione le opposizioni. «È nato per fallire», ha tuonato Diego Presa (Pd) puntando il dito sul fatto che il percorso non scende fino alla zona sud del Villaggio da cui era partita la raccolta firme, e nella quale il Pd si sta attivando per farla ripartire con una raccolta porta a porta. «Sperimentazione fallita già in partenza», ha fatto eco Marcello Tescari (M5s), sostenendo che senza una riorganizzazione delle altre linee si creeranno sovrapposizioni e frammentazione dell’utenza. Sul piede di guerra anche i sindacati: Paolo Galuppi (Uil) l’ha definita una «operazione chiaramente elettorale», affermando che una sperimentazione di tre mesi non rappresenta una seria programmazione.
Mercoledì, su richiesta del Pd, è stata convocata la commissioni sui trasporti: itinerario, orari e costi sono al primo ordine del giorno.
L’assessore Gaggino ha sempre schivato gli attacchi: «L’unico fatto è che l’anello urbano parte. E io sono contento di aver realizzato ciò che ho dichiarato. Sono convinto della bontà di questa operazione e con il cuore aperto dico anche che se dovremo apportare modifiche lo faremo. Chi ci accusa di fare campagna elettorale è perché la sta conducendo per primo, compreso Galuppi che è stato un consigliere comunale di sinistra».