casa circondariale lorusso e cotugno

Agenti si sentono male dopo aver mangiato nella mensa del Carcere

Santilli (Sappe): "Hanno dovuto ricorrere addirittura alle cure dei sanitari del Nosocomio di Torino. Disporre opportuni accertamenti"

Agenti si sentono male dopo aver mangiato nella mensa del Carcere
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Una sospetta intossicazine alimentare (da verificare) nei giorni scorsi avrebbe messo ko alcuni agenti di polizia penitenziaria, che avevano consumato il pasto nella mensa della casa circondariale Lorusso e Cotugno

La denuncia del Sappe: "Agenti del carcere si sentono male dopo aver mangiato nella mensa"

L'episodio è avvenuto nella Casa circondariale di Torino: "Una presunta situazione di degrado e insalubrità nella mensa Agenti del carcere di Torino - scrive in una nota il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria - è quello che si vocifera nella struttura di via Adelaide Aglietta, dopo i malori accusati da diversi poliziotti che hanno consumato il pasto nei locali, ma che per il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE va verificata da parte degli organi competenti".

Santilli: "Disporre accertamenti"

“Abbiamo saputo che alcuni poliziotti del carcere, dopo avere consumati i pasti in Mensa, si sono sentiti male, ricorrendo addirittura alle cure dei sanitari del locale Nosocomio. Credo che l’Amministrazione Penitenziaria debba disporre, senza indugio, gli opportuni accertamenti per accertare le cause di questi malori e l’eventuale correlazione con i pasti serviti in carcere”, chiede il Segretario Regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria SAPPE, Vicente Santilli. “Invitiamo dunque il direttore del carcere a disporre con urgenza gli opportuni accertamenti, avendo cura di assicurare al personale di Polizia Penitenziaria ed al personale del carcere tutte le tutele del caso”.

Anche il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece, sostiene la richiesta del SAPPE Piemonte: “il SAPPE, come primo e più rappresentativo Sindacato della Polizia Penitenziaria, rappresenterà oggi stesso ai vertici nazionali e regionali dell’Amministrazione Penitenziaria questa criticità, sollecitando urgenti e adeguati interventi”.

(Foto di repertorio)

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