Aeroporto, si va verso l’affitto a Air Vergiate
Fallita l’operazione di vendita del 91 per cento delle azioni di Sace, la società che si occupa della gestione dell’aeroporto di Cerrione, il consiglio di amministrazione si è riunito martedì sera per analizzare la situazione e prendere decisioni che dovranno poi essere ratificate durante l’assemblea dei soci già convocata per lunedì 30 maggio. «Abbiamo deciso insieme di non rilasciare dichiarazioni in merito a quanto discusso» spiega il presidente di Sace, Pier Marco Ferraresi, annunciando che ci sarà ancora un cda nei prossimi giorni per arrivare ad una proposta definitiva entro la fine del mese.
Appurato che la vendita a mille euro ad Air Vergiate non è possibile in quanto la società che si occupa dei corsi per i piloti non è stata in grado di garantire la fidejussione a copertura del milione e 800mila euro circa necessari per la copertura del deficit di Sace, il cda e i soci hanno esplorato una strada alternativa, per non chiudere da un giorno all’altro lo scalo biellese e, dunque, limitare i danni economici che ne deriverebbero. Ecco allora la nuova proposta. Si tratta dell’affitto, sempre ad Air Vergiate, del ramo di azienda di Sace, in attesa di perfezionare la liquidazione della società stessa, come espressamente chiesto dai soci in caso di mancata cessione. Questa operazione consentirebbe di rendere inattiva la stessa Sace e di proseguire, per tramite di Air Vergiate, l’attività nello scalo biellese in attesa di momenti migliori. Una soluzione che il cda dovrà terminare di vagliare nei prossimi giorni e che dovrà poi essere ratificata durante l’assemblea dei soci del 30 maggio prossimo. Pare questa l’ultima opportunità per non chiudere l’aeroporto.
Enzo Panelli
Fallita l’operazione di vendita del 91 per cento delle azioni di Sace, la società che si occupa della gestione dell’aeroporto di Cerrione, il consiglio di amministrazione si è riunito martedì sera per analizzare la situazione e prendere decisioni che dovranno poi essere ratificate durante l’assemblea dei soci già convocata per lunedì 30 maggio. «Abbiamo deciso insieme di non rilasciare dichiarazioni in merito a quanto discusso» spiega il presidente di Sace, Pier Marco Ferraresi, annunciando che ci sarà ancora un cda nei prossimi giorni per arrivare ad una proposta definitiva entro la fine del mese.
Appurato che la vendita a mille euro ad Air Vergiate non è possibile in quanto la società che si occupa dei corsi per i piloti non è stata in grado di garantire la fidejussione a copertura del milione e 800mila euro circa necessari per la copertura del deficit di Sace, il cda e i soci hanno esplorato una strada alternativa, per non chiudere da un giorno all’altro lo scalo biellese e, dunque, limitare i danni economici che ne deriverebbero. Ecco allora la nuova proposta. Si tratta dell’affitto, sempre ad Air Vergiate, del ramo di azienda di Sace, in attesa di perfezionare la liquidazione della società stessa, come espressamente chiesto dai soci in caso di mancata cessione. Questa operazione consentirebbe di rendere inattiva la stessa Sace e di proseguire, per tramite di Air Vergiate, l’attività nello scalo biellese in attesa di momenti migliori. Una soluzione che il cda dovrà terminare di vagliare nei prossimi giorni e che dovrà poi essere ratificata durante l’assemblea dei soci del 30 maggio prossimo. Pare questa l’ultima opportunità per non chiudere l’aeroporto.
Enzo Panelli