Addio al poliziotto annegato

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(22 giu) Si sono svolti ieri mattina a Padula, paese con quasi seimila abitanti in provincia di Salerno, i funerali di Antonio Cammarano, 29 anni, agente scelto in servizio da sette anni in questura a Biella, annegato domenica scorsa nel mare di Celle Ligure davanti agli occhi della fidanzata e di un' amica, nei pressi delle ex colonie Milanesi. Nello stesso luogo, un anno fa, era affogato un bagnante milanese di 37 anni. Anche in quel caso la vittima venne sbattuta dal mare mosso contro gli scogli. Per lo stesso motivo due soccorritori rimasero feriti, uno in modo grave. E’ stata intanto aperta un’indagine da parte carabinieri di Celle Ligure con l’obiettivo di fare chiarezza sulle condizioni di sicurezza del tratto di arenile.
ULTERIORI PARTICOLARI SU ECO DI BIELLA IN EDICOLA DOMANI (22 giu) Si sono svolti ieri mattina a Padula, paese con quasi seimila abitanti in provincia di Salerno, i funerali di Antonio Cammarano, 29 anni, agente scelto in servizio da sette anni in questura a Biella, annegato domenica scorsa nel mare di Celle Ligure davanti agli occhi della fidanzata e di un' amica, nei pressi delle ex colonie Milanesi. Nello stesso luogo, un anno fa, era affogato un bagnante milanese di 37 anni. Anche in quel caso la vittima venne sbattuta dal mare mosso contro gli scogli. Per lo stesso motivo due soccorritori rimasero feriti, uno in modo grave. E’ stata intanto aperta un’indagine da parte carabinieri di Celle Ligure con l’obiettivo di fare chiarezza sulle condizioni di sicurezza del tratto di arenile. Toccherà poi alla Procura individuare eventuali responsabilità. In tanti, amici e colleghi biellesi del poliziotto rimasto ucciso, hanno raggiunto in questi due giorni il paese del salernitano che si trova su una collina a 700 metri d’altitudine, dove il giovane, stimato per le sue doti umane e per la professionalità, era nato e cresciuto. E’ partita dalla questura di via Sant’Eusebio anche una rappresentanza ufficiale composta da sei operatori e guidata dal commissario Alberto Aurelio Verzera, dirigente dell’Ufficio prevenzione generale (che comprende anche la Squadra volanti), il reparto in cui Antonio Cammarano lavorava. Presente alla cerimonia funebre anche una rappresentanza della Questura di Salerno e centinaia di cittadini, amici e parenti del giovane e dei suoi familiari. Quando la bara di legno scuro è uscita dalla chiesa, ricoperta di fiori, è stata accolta dalle lacrime e dagli applausi delle tante persone che non sono riuscite a entrare.
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22 giugno 2011

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