Addio a due staffette
Nell’arco di appena un paio di giorni sono decedute due note “staffette partigiane’’: Ofelia Breseghello (a sinistra nella foto) di 88 anni ed Elda Cangemi vedova Dellarole di 84: la prima, martedì, all’ospedale di Biella, e la seconda, il giorno dopo, all’Infermeria san Carlo di Masserano. Ofelia Breseghello, nota con lo pseudonimo di “Rita’’, aveva fatto parte della 50.a Brigata, 12.a Divisione Garibaldi “Nedo’’.
«Sono state numerose le missioni da lei compiute; - ricorda l’ex sindaco di Cossato Elio Panozzo, all’epoca partigiano - infatti, la donna teneva i collegamenti tra i distaccamenti partigiani, portava ordini e provvedeva a fornire loro gli alimenti ed i vestiario, rischiando ogni volta la vita. E’ stata molto utile e coraggiosa e fu molto prezioso anche la fede e l’affetto che seppe dare ai garibaldini per garantire loro tranquillità, fiducia e conforto, tanto da apparire sorella e valida consigliera a tutti». I suoi funerali hanno avuto luogo giovedì, nella parrocchia della Speranza, con larga partecipazione. Elda Cangemi, anche lei originaria del Padovano, il 17 maggio del 1944, aveva perso il fratello Mario, fucilato a Mottalciata dai nazifascisti. «Il mese seguente, lasciò il lavoro alla Filatura Fila per fare la “staffetta”, operando, con grande impegno e mettendo, più volte, a repentaglio la sua vita, per sostenere i partigiani, che si trovavano nella zona tra Ronco e Zumaglia e nella Valle del Cervo» rammenta Elio Panozzo. Nei primi anni ’80, Elda Cangemi, è stata anche tra le fondatrici del Centro d’incontro anziani di Villa Berlanghino, con altri cittadini, ben coadiuvati, all’epoca, dal sindaco Elio Panozzo, dall’assessore Lucio Antonelli e dal presidente della comunità montana ‘’Prealpi Biellesi’’ Gino Comoglio, gettando le basi dell’attuale Centro incontro, oggi in piazza Croce Rossa Italiana. Le ceneri di Elda Cangemi arriveranno sabato, alle 10, nel cimitero di Cossato, per l’estremo saluto.