«Accattonaggio? Nessun racket»

«Accattonaggio? Nessun racket»
Pubblicato:
Aggiornato:

BIELLA - «In città non esiste nessun racket legato all’accattonaggio». E’ questa la risposta che ieri a Palazzo Oropa il sindaco Marco Cavicchioli ha dato ai consiglieri comunali di maggioranza che nelle settimane scorse avevano presentato una interrogazione per conoscere la situazione in città. Primo firmatario Filippo Regis, del Pd, che in premessa ha spiegato l’insolita iniziativa di interrogare il primo cittadino direttamente dalla maggioranza. «Negli ultimi tempi - ha spiegato - molti attori politici hanno fatto una vera e propria campagna nei confronti degli accattoni al di fuori degli esercizi commerciali. Mi pare giusto dunque chiedere al sindaco Cavicchioli, in quanto membro del comitato di ordine pubblico, se è a conoscenza di questo fenomeno. E mi pare ancor più interessante capire se è stata appurata la presenza di un eventuale racket che sfrutta le persone. L’accattonaggio non è più reato dal 1999 ma viene visto come un fenomeno pericoloso per la cittadinanza. Io non voglio sapere se chi si mette fuori dalle attività commerciali è uno straniero o un italiano. Mi preme invece essere a conoscenza di eventuali sfruttamenti delle persone». Poi Regis ha aggiunto: «Se si verificano problemi legati alla sicurezza delle persone è giusto che questi episodi vengano denunciati alle forze dell’ordine che avranno così modo di intervenire. Ma non mi pare che in città ci sia tutta questa insicurezza». Il sindaco Cavicchioli ha rassicurato Regis e gli altri consiglieri che hanno firmato l’interrogazione sul tema. I controlli effettuati pare abbiano infatti escluso la presenza in città di racket che sfruttano gli stranieri attraverso l’accattonaggio. «La risposta del sindaco - aggiunge ancora Regis - mi rassicura. Sono un visionario ma spero che un giorno i gestori delle attività commerciali, diano un’opportunità di lavoro a questi giovani, magari utilizzando il loro servizio per i clienti, senza che debbano chiedere l’elemosina. E sono anche una città in cui i migranti presenti, 150 in tutto su 46mila abitanti, possano rendersi utili magari aiutando gli anziani a portare a casa la spesa. Sarebbe un modo per integrarli nella nostra comunità, permettendogli anche di rendersi utili».

Il consiglio comunale di ieri ha visto anche l’approvazione del nuovo piano triennale delle opere pubbliche e il riequilibrio di bilancio. E la discussione di tante altre interrogazioni e mozioni presentate dai consiglieri comunali.

Enzo Panelli

BIELLA - «In città non esiste nessun racket legato all’accattonaggio». E’ questa la risposta che ieri a Palazzo Oropa il sindaco Marco Cavicchioli ha dato ai consiglieri comunali di maggioranza che nelle settimane scorse avevano presentato una interrogazione per conoscere la situazione in città. Primo firmatario Filippo Regis, del Pd, che in premessa ha spiegato l’insolita iniziativa di interrogare il primo cittadino direttamente dalla maggioranza. «Negli ultimi tempi - ha spiegato - molti attori politici hanno fatto una vera e propria campagna nei confronti degli accattoni al di fuori degli esercizi commerciali. Mi pare giusto dunque chiedere al sindaco Cavicchioli, in quanto membro del comitato di ordine pubblico, se è a conoscenza di questo fenomeno. E mi pare ancor più interessante capire se è stata appurata la presenza di un eventuale racket che sfrutta le persone. L’accattonaggio non è più reato dal 1999 ma viene visto come un fenomeno pericoloso per la cittadinanza. Io non voglio sapere se chi si mette fuori dalle attività commerciali è uno straniero o un italiano. Mi preme invece essere a conoscenza di eventuali sfruttamenti delle persone». Poi Regis ha aggiunto: «Se si verificano problemi legati alla sicurezza delle persone è giusto che questi episodi vengano denunciati alle forze dell’ordine che avranno così modo di intervenire. Ma non mi pare che in città ci sia tutta questa insicurezza». Il sindaco Cavicchioli ha rassicurato Regis e gli altri consiglieri che hanno firmato l’interrogazione sul tema. I controlli effettuati pare abbiano infatti escluso la presenza in città di racket che sfruttano gli stranieri attraverso l’accattonaggio. «La risposta del sindaco - aggiunge ancora Regis - mi rassicura. Sono un visionario ma spero che un giorno i gestori delle attività commerciali, diano un’opportunità di lavoro a questi giovani, magari utilizzando il loro servizio per i clienti, senza che debbano chiedere l’elemosina. E sono anche una città in cui i migranti presenti, 150 in tutto su 46mila abitanti, possano rendersi utili magari aiutando gli anziani a portare a casa la spesa. Sarebbe un modo per integrarli nella nostra comunità, permettendogli anche di rendersi utili».

Il consiglio comunale di ieri ha visto anche l’approvazione del nuovo piano triennale delle opere pubbliche e il riequilibrio di bilancio. E la discussione di tante altre interrogazioni e mozioni presentate dai consiglieri comunali.

Enzo Panelli

Seguici sui nostri canali