Abbandono rifiuti, 160 multe nel 2016

Abbandono rifiuti, 160 multe nel 2016
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BIELLA - Sono state 160 le sanzioni comminate dal nucleo di controllo Tarip nel 2016 nei confronti di cittadini di Biella (o interi condomini) per abbandono di rifiuti o per errata differenziazione degli stessi. I dati sono forniti dal vicesindaco e assessore all’ambiente Diego Presa che proprio in questi giorni ha incontrato Seab, la società che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti per conto del Comune di Biella, per fare il punto della situazione sia in termini economici legati al rispetto del budget di spesa, sia sulle percentuali della raccolta differenziata nel 2016. «Siamo soddisfatti - spiega Presa - perché i nove milioni che erano stati preventivati sono realmente quelli che abbiamo speso per il servizio». Quindi nessuna sorpresa nella fatturazione del saldo. Il secondo aspetto importante è che partendo da un dato del 55-56 per cento di raccolta differenziata nel 2014, si è avuto un netto aumento con il passaggio alla Tarip, ossia alla tariffa puntuale. «Il 2016 - sottolinea il vicesindaco - si chiude infatti intorno al 70 per cento. Ci sono ancora diversi aspetti che si possono migliorare e questo potrà incidere sui costi futuri. Ora abbiamo un dato assodato di spesa che potremo, già nel 2017, provare a rimodulare per ridurre ancora le spese». Il Comune, in accordo con Seab, pensa di intervenire principalmente sulla parte organica del rifiuti. «Lì - dice - ci sono ancora importanti margini di manovra visto che delle 6mila tonnellate di indifferenziato che raccogliamo, circa 2mila sono ancora di parte umida».

Come detto, nell’anno passato ne sono state comminate 160. Di questa una per abbandono di rifiuti pericolosi (verbale da 6.500 euro), 18 per abbandono di rifiuti sul suolo pubblico (verbali da 600 euro), 21 per abbandono dei rifiuti di fianco ai propri contenitori, 33 per abbandono di rifiuti di fianco a contenitori non di proprietà, 8 per abbandono rifiuti di fianco alle campane di vetro, 18 per abbandono di rifiuti nei pressi o nei cestini sparsi per le città, una per occultazione di un sacchetto in un’area incolta e 68 per errata differenziazione dei rifiuti (qui il verbale varia da 50 euro a 100 euro se si tratta di soggetti recidivi).

«Il dato importante - conclude Presa - è che in 152 casi su 160 siamo riusciti a dare n nome e un cognome ai trasgressori, aprendo i sacchetti e analizzandone il contenuto. Gli altri otto verbali sono riferiti invece a interi condomini, laddove non è stato possibile risalire a chi ha tenuto dei comportamenti non corretti».

Enzo Panelli

BIELLA - Sono state 160 le sanzioni comminate dal nucleo di controllo Tarip nel 2016 nei confronti di cittadini di Biella (o interi condomini) per abbandono di rifiuti o per errata differenziazione degli stessi. I dati sono forniti dal vicesindaco e assessore all’ambiente Diego Presa che proprio in questi giorni ha incontrato Seab, la società che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti per conto del Comune di Biella, per fare il punto della situazione sia in termini economici legati al rispetto del budget di spesa, sia sulle percentuali della raccolta differenziata nel 2016. «Siamo soddisfatti - spiega Presa - perché i nove milioni che erano stati preventivati sono realmente quelli che abbiamo speso per il servizio». Quindi nessuna sorpresa nella fatturazione del saldo. Il secondo aspetto importante è che partendo da un dato del 55-56 per cento di raccolta differenziata nel 2014, si è avuto un netto aumento con il passaggio alla Tarip, ossia alla tariffa puntuale. «Il 2016 - sottolinea il vicesindaco - si chiude infatti intorno al 70 per cento. Ci sono ancora diversi aspetti che si possono migliorare e questo potrà incidere sui costi futuri. Ora abbiamo un dato assodato di spesa che potremo, già nel 2017, provare a rimodulare per ridurre ancora le spese». Il Comune, in accordo con Seab, pensa di intervenire principalmente sulla parte organica del rifiuti. «Lì - dice - ci sono ancora importanti margini di manovra visto che delle 6mila tonnellate di indifferenziato che raccogliamo, circa 2mila sono ancora di parte umida».

Come detto, nell’anno passato ne sono state comminate 160. Di questa una per abbandono di rifiuti pericolosi (verbale da 6.500 euro), 18 per abbandono di rifiuti sul suolo pubblico (verbali da 600 euro), 21 per abbandono dei rifiuti di fianco ai propri contenitori, 33 per abbandono di rifiuti di fianco a contenitori non di proprietà, 8 per abbandono rifiuti di fianco alle campane di vetro, 18 per abbandono di rifiuti nei pressi o nei cestini sparsi per le città, una per occultazione di un sacchetto in un’area incolta e 68 per errata differenziazione dei rifiuti (qui il verbale varia da 50 euro a 100 euro se si tratta di soggetti recidivi).

«Il dato importante - conclude Presa - è che in 152 casi su 160 siamo riusciti a dare n nome e un cognome ai trasgressori, aprendo i sacchetti e analizzandone il contenuto. Gli altri otto verbali sono riferiti invece a interi condomini, laddove non è stato possibile risalire a chi ha tenuto dei comportamenti non corretti».

Enzo Panelli

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