A Cavaglià due orticelli coltivati da 82 bimbi
CAVAGLIA' - Imparare a coltivare la terra sin dalla più tenera età, apprendendo così l’importanza del saper fare, ma apprezzando il contatto con la natura. É il principio fondatore dell’iniziativa che, quale conclusione del più ampio progetto “Mangiare per crescere”, la scuola dell’infanzia “Alfonso Tua” e l’asilo nido del paese hanno messo in campo per i loro piccoli allievi: la realizzazione di un piccolo orticello curato direttamente dai bimbi, finalizzato ad offrire loro il piacere di una creazione in grado di diventare cibo sulle tavole della mensa scolastica. L’idea di realizzare un orto, in realtà due (uno per la materna, un altro per il nido) è nata tra le insegnanti in fase di stesura della programmazione annuale. “Volevamo offrire ai piccoli un’esperienza nuova – racconta la coordinatrice della scuola materna, Dyana Fardin – che chiudesse il più ampio progetto dedicato al cibo e al suo valore”. E così le nozioni base di orticoltura sono entrati nelle classi prima in forma teorica, su supporto cartaceo, quindi si sono tramutati in pratica negli spazi del cortile. “Qui – prosegue l’insegnante – i bambini hanno offerto il loro aiuto per realizzare e dipingere le cassette destinate ad ospitare le piantine, quindi siamo passati alla messa a dimora dei semi”. Pomodori, melanzane, fragole, fagiolini: a poco a poco gli orticelli dei due asili hanno assunto una loro forma, tra piantine pronte a crescere e frutti desiderosi di nascere. “Per i bambini è diventato un vero e proprio impegno quotidiano atteso con ansia – spiega ancora la coordinatrice -: bagnare le piante, curarle, togliere l’erba... Per loro si tratta ormai di un divertimento irrinunciabile”. Ogni giorno, dunque, per i 70 piccoli della scuola dell’infanzia e della sezione primavera, e per le loro insegnanti Dayana Fardin, Elisabetta Armani, Tania Bona, Martina Stesina e Federica Sacchi, ma anche per i 12 bimbi del nido, con le educatrici Cristina Trevisan ed Elisa Piazzano, l’idea di scuola si è a poco a poco evoluta in qualcosa che fa rima anche con manualità e natura. “E soddisfazione – conclude Dayana -: nei giorni scorsi abbiamo già raccolto e assaggiato la nostra prima insalata. Un’esperienza per tutti bellissima”.
Veronica Balocco
CAVAGLIA' - Imparare a coltivare la terra sin dalla più tenera età, apprendendo così l’importanza del saper fare, ma apprezzando il contatto con la natura. É il principio fondatore dell’iniziativa che, quale conclusione del più ampio progetto “Mangiare per crescere”, la scuola dell’infanzia “Alfonso Tua” e l’asilo nido del paese hanno messo in campo per i loro piccoli allievi: la realizzazione di un piccolo orticello curato direttamente dai bimbi, finalizzato ad offrire loro il piacere di una creazione in grado di diventare cibo sulle tavole della mensa scolastica. L’idea di realizzare un orto, in realtà due (uno per la materna, un altro per il nido) è nata tra le insegnanti in fase di stesura della programmazione annuale. “Volevamo offrire ai piccoli un’esperienza nuova – racconta la coordinatrice della scuola materna, Dyana Fardin – che chiudesse il più ampio progetto dedicato al cibo e al suo valore”. E così le nozioni base di orticoltura sono entrati nelle classi prima in forma teorica, su supporto cartaceo, quindi si sono tramutati in pratica negli spazi del cortile. “Qui – prosegue l’insegnante – i bambini hanno offerto il loro aiuto per realizzare e dipingere le cassette destinate ad ospitare le piantine, quindi siamo passati alla messa a dimora dei semi”. Pomodori, melanzane, fragole, fagiolini: a poco a poco gli orticelli dei due asili hanno assunto una loro forma, tra piantine pronte a crescere e frutti desiderosi di nascere. “Per i bambini è diventato un vero e proprio impegno quotidiano atteso con ansia – spiega ancora la coordinatrice -: bagnare le piante, curarle, togliere l’erba... Per loro si tratta ormai di un divertimento irrinunciabile”. Ogni giorno, dunque, per i 70 piccoli della scuola dell’infanzia e della sezione primavera, e per le loro insegnanti Dayana Fardin, Elisabetta Armani, Tania Bona, Martina Stesina e Federica Sacchi, ma anche per i 12 bimbi del nido, con le educatrici Cristina Trevisan ed Elisa Piazzano, l’idea di scuola si è a poco a poco evoluta in qualcosa che fa rima anche con manualità e natura. “E soddisfazione – conclude Dayana -: nei giorni scorsi abbiamo già raccolto e assaggiato la nostra prima insalata. Un’esperienza per tutti bellissima”.
Veronica Balocco