A Biella i burattini Niemen
Eliseo Bruno Niemen è uno di quelli che si aggrappano alle cose, le difendono; una volta amate, non le lasciano più. Lo si coglie dalle parole che usa per raccontare della sua vita in costante viaggio, o della famiglia della quale porta, fiero, il nome. E lo si sente dal tono della voce, bella come solo può essere la voce dei teatranti, che sulla scena sembra uscire dritta dalla gola dei suoi burattini e che si fa tenera quando parla del legame con il Biellese.
Eliseo Bruno Niemen è uno di quelli che si aggrappano alle cose, le difendono; una volta amate, non le lasciano più. Lo si coglie dalle parole che usa per raccontare della sua vita in costante viaggio, o della famiglia della quale porta, fiero, il nome. E lo si sente dal tono della voce, bella come solo può essere la voce dei teatranti, che sulla scena sembra uscire dritta dalla gola dei suoi burattini e che si fa tenera quando parla del legame con il Biellese.
Il miglior burattinaio del Piemonte a Biella. Eliseo Niemen l’ha girata in lungo e in largo, la nostra provincia. Da venerdì il suo Gran Teatro dei Burattini è accampato sotto il tendone dell’amico, il clown Bistecca, e ci resterà fino al 5 marzo, giorno dell’ultimo spettacolo della rassegna teatrale in scena nel parcheggio di via Torino, angolo via Bertodano. Anche Biella è, per lui, un ricordo al quale aggrapparsi con tenacia, un modo per raccontarsi e commemorare chi l’ha preceduto.
L’amicizia con Pella. «Guardi cos’ho trovato, un documento del 1969 - dice, e porge un foglio ingiallito - A scrivere è Dante Bider, che all’epoca si occupava degli eventi della città. Rispondeva così alla richiesta di mio padre Edoardo: “Faccio seguito alle intese avute ieri di presenza per confermarLe le tre rappresentazioni dei burattini, e confermo il versamento di lire 30mila caduna”». Un bel gruzzolo, a ben guardare, segno di prestigio. Eliseo non fa mistero della simpatia nata, al tempo, con l’onorevole Giuseppe Pella: «Allora ero un bambino, ma non dimenticherò mai una cena, alla quale partecipò Pella. Eravamo riuniti attorno a un ottimo Salam d’la duja, la compagnia era piacevole. Ho vivide le tante telefonate fatte dall’onorevole, per rincuorare la moglie che non avrebbe tardato a tornare a casa. Ma Biella ci accoglie anche oggi con calore, e mi piace parlare ai biellesi. Sa cos’è? Questione di affinità di dialetto».
Storie per bambini e per adulti. Gli spettacoli con i burattini Niemen andranno in scena fino a lunedì 5 marzo, il lunedì e venerdì alle 17.30 e il sabato e la domenica alle 15 e alle 17. «Il mio preferito? Gianduja (nella foto). È il Piemonte». Risponde muovendo in aria la mano, come se l’avesse fra le dita, il suo burattino. Aggrappati, l’uno all’altro.
Giovanna Boglietti