Tricolori bruciati

Tricolori bruciati
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(15 mar) E’ stata quasi certamente una bravata da parte di uno o più balordi. Certo, a pochi giorni dall’anniversario del 150º dell’Unità d’Italia, in paese ha dato parecchio fastidio l’azione messa a segno nella notte tra venerdì e sabato. Ignori, per ora, hanno infatti bruciato alcuni tricolori appesi nella rotonda di fronte al municipio. E’ stata quasi certamente una bravata da parte di uno o più balordi. Certo, a pochi giorni dall’anniversario del 150º dell’Unità d’Italia, in paese ha dato parecchio fastidio l’azione messa a segno nella notte tra venerdì e sabato. Ignori, per ora, hanno infatti bruciato alcuni tricolori appesi nella rotonda di fronte al municipio.

Il fatto. L’episodio di vandalismo è avvenuto di notte, quasi certamente con dei mozziconi di sigarette accesi. Le bruciature, non lascerebbero dubbi. Nessuno, per ora, pare abbia visto nulla. I carabinieri comunque sono stati informati dei fatti e stanno indagando. A prendere molto sul serio quanto accaduto è il sindaco Emanuele Ramella Pralungo, che già sabato pomeriggio aveva fatto sostituire le bandiere danneggiate, dopo aver fatto appendere centinaia di tricolori per le vie del paese.

La rabbia e l’orgoglio. «E’ stato un gesto grave, che non ho nessuna voglia di minimizzare - dice il “primo cittadino” -. Il tricolore è un simbolo di tutti. Importante. Le bandiere rovinate sono state tre. Ho subito avvisato le forze dell’ordine e i consiglieri di minoranza, perché considero questo fatto in modo molto negativo. Certo è un vero peccato che a tutti i livelli ci sia qualcuno che scherzi con l’accendino vicino alla dinamite sui temi unitari del Paese... Speriamo di non dovercene pentire. Questo brutto episodio arriva a pochi giorni dalla festa nazionale, che dovrebbe coinvolgere tutti: cittadini, politici, amministratori e istituzioni. Un momento di unità e non di divisioni. Io sono fiero di essere sindaco durante questa importante celebrazione. L’Italia è una e indivisibile». Nella foto alcune bandiere bruciate

15 marzo 2011

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