Piemonte è zona gialla, ecco che cosa si può fare e cosa no da oggi. Tutti i dettagli
Spostamenti e attività in via di riapertura e non. Qui, le informazioni principali.
Il Piemonte è in zona gialla. Ecco quali sono le regole e le nuove aperture.
Cosa cambia
Da oggi, lunedì 1° febbraio il Piemonte torna a essere zona gialla.
Un passaggio reso possibile anche grazie al calo della pressione ospedaliera e dopo un lungo confronto tra le Regioni e il Governo sui criteri che fanno scattare il passaggio di classificazione.
Ecco le principali indicazioni della zona gialla, riassunte dal Comune di Biella.
Spostamenti
Continua a essere vietato spostarsi in un’altra regione se non per comprovate ragioni di lavoro, salute e necessità. Ma torna a essere libera la circolazione all’interno della propria regione senza limitazioni. Si possono cioè visitare altri Comuni senza problemi.
Coprifuoco
Resta il coprifuoco. E’ in vigore dalle 22 alle 5 se non per comprovate ragioni di lavoro, salute e necessità.
Attività
Ristoranti e bar
Bar e ristoranti saranno aperti dalle 5 fino alle 18 anche se ai tavoli non potranno essere sedute più di quattro persone, a meno che non siano conviventi. L’asporto è consentito fino alle 22 per i ristoranti ma non per i bar, per i quali continuerà a esistere il limite delle 18 per una norma introdotta dal nuovo Dpcm teso a evitare assembramenti all’esterno. Come per le zone arancioni e rosse non c’è alcuna limitazione per le consegne a domicilio.
Scuole
Sulle scuole superiori il Consiglio dei ministri lascia alle Regioni un margine per decidere. Al momento il Piemonte non si è espresso quindi per ora restano in vigore le attuali regole: scuola in presenza per elementari e medie, ma alle superiori va in classe solo il 50% degli studenti.
Cosa resta chiuso
La data per la ripartenza dello sci resta invariata: il 15 febbraio. Niente da fare inoltre per piscine, palestre, cinema, teatri e spettacoli dal vivo. Restano ancora chiusi.
Ripartono i Musei
Tornano a riaprire invece mostre e musei, ma solo dal lunedì al venerdì: sabato e domenica tutto chiuso come prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.