Davide Garra: "Torno a Biella come viceprefetto vicario"
Dal 2007 al 2014 è stato Capo di Gabinetto della Prefettura di Biella.

Davide Garra lo annuncia in un lungo post sui social: "Torno a Biella come viceprefetto vicario".
Il post di Davide Garra
Qualifica di viceprefetto, dal 2007 al 2014 Garra (nella foto di copertina) è stato Capo di Gabinetto della Prefettura di Biella.
"Se non il rugby, forse il ciclismo.
Non è, infatti, una meta, ma una tappa di un Giro, di un Tour, di una Vuelta che corriamo, spesso in salita, quindi in pericolose discese, in gruppo, ma in fondo sempre da soli, affidando la nostra energia e l’accesa speranza ad una bicicletta e ad una strada, di cui non conosciamo il tragitto.
Ma questa foto esprime il punto.
Alla fine di un anno durissimo, a tratti tremendo, irto di ostacoli, di lotte, di botte, di contrasti, di schemi da cambiare, di blocchi, ecco il guizzo, il balzo che, quando si compie, quasi sembra leggero. Ci son voluti salti mortali, corsa, attesa, tecnica e cuore, e fortuna, sempre fortuna. E tocchi il punto.
Dopo Liguria e Lombardia, si torna in Piemonte, dove tutto è iniziato. Dopo Imperia e Varese, eccomi Vicario di Biella, lo stesso ruolo che per primo mi accolse, il primo timido ed incerto giorno di servizio, secoli fa.
Grazie a Varese ed alle persone che ho conosciuto. Ho dato il massimo ed ho ricevuto di più: esperienza e ricordi che mi accompagneranno. Ci sarebbero molte persone da ringraziare, con abbracci e strette di mano, ma in tempi di covid 19, non si puó.
E allora GRAZIE a chi, a suo tempo, mi ha chiamato offrendomi una bella opportunità professionale in questa vorticosa provincia lombarda.
GRAZIE a chi, poi, mi ha incoraggiato e spronato a proseguire il cammino e, con raro e spiazzante altruismo, contro i suoi stessi interessi, mi ha lasciato ripartire verso nuove sfide.
GRAZIE a tutti coloro mi hanno insegnato qualcosa e mi hanno stimolato a trovare risposte anche in contesti non agevoli.
Ma un pensiero in più a chi ora è poggiato coi gomiti sulle soffici nuvole a guardare in basso, con un sorriso sereno, verso le vicende terrene che ci avvolgono".
Nel post, spicca il ricordo del prefetto Missineo, scomparso da poco:
"Ciao Prefetto Dino Missineo, grande uomo di Stato ed amico, continuo ad ascoltarti, tranne che sul calcio, e Tu continua a darmi quei consigli, semplici e profondi, che riconducevano le cose al loro posto.
Ed infine, per ultimo ma per primo, in fondo come al principio, ciao a Te.
Aspettavi in silenzio il Tuo turno. Eccoti. Amavi il ciclismo e saresti venuto a vederti la mitica Tre valli varesine. Sento che eri con me a guardarla da vicino, ad entusiasmarti nel vedere e sfiorare i corridori con le loro maglie colorate che avresti voluto indossare, sentire i loro accenti, italiani e stranieri, ma tutti incomprensibili, ed il rumore di biciclette perfette, scintillanti, che non hai mai avuto, ed a ricordarmi delle tue corse giovanili con bici rattoppate e raddrizzate a colpi di martello.
C’eri. E ci sarai sempre. Ciao Pa.
Sempre avanti. Fin dove posso".