domani il funerale

Biella piange Aldo Lamarca, morto a soli 51 anni

Padre di due figli, era molto conosciuto per la sua attività di perito assicurativo e per la sua passione per il calcetto. Il ricordo degli amici.

Biella piange Aldo Lamarca, morto a soli 51 anni
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La comunità biellese piange la morte di Aldo Lamarca, stroncato da un male incurabile ieri sera all'età di 51 anni nel conforto della sua casa a Borriana, circondato dai suoi affetti più cari. Papà degli adorati Riccardo e Nicolò e marito di Alessandra che gli è stata vicino fino all'ultimo con forza e amore, Lamarca era molto conosciuto per la sua avviata attività di perito assicurativo che ha esercitato fino all'estate scorsa con grande coraggio, nonostante la malattia diagnosticatagli a gennaio lo stesse già provando nel fisico, ma non nel morale.

Biella piange Aldo Lamarca, morto a soli 51 anni

Originario di Chiavazza, Lamarca si era diplomato perito elettrotecnico all'Itis Q.Sella sotto la presidenza di Franco Rigola. In seguito la vita lavorativa l'aveva portato nel mondo delle assicurazioni dov'era un professionista apprezzato per la sua serietà.

Dopo la smisurata passione per sua moglie Alessandra e i suoi figli, per Aldo c'era quella sportiva per il calcetto. Si era costruito una carriera amatoriale nel ruolo di portiere per poi diventare anche rispettato allenatore con la Chiavazzese.

L'ultimo saluto avverrà domattina, venerdì 27 novembre 2020, nella sua Chiavazza, alle ore 11.30.

Il ricordo dell'amico di calcetto

Questo il ricordo dell'amico Lollo condiviso con gli amici di sempre del calcetto provinciale, dove per tutti Aldo Lamarca era il Mister, ruolo che aveva rivestito con buoni risultati dopo una carriera giocata tra i pali da talentuoso portiere.

Poche ore fa è mancato Aldo...
Era malato e di ritorno dall'ospedale, dopo qualche flebile speranza e tanto coraggio, ha lasciato questo mondo terreno...
Di Aldo ricorderò sempre la sua innata voglia di lottare fuori e dentro il campo con la misura ed il rispetto sempre per l'avversario. Morgan e Teo sicuramente possono testimoniare la sua avventura da allenatore carismatico, mentre io mi limito alla compagnia nel campo di gioco.
Credo fortemente che siamo stati estremamente fortunati a vivere esperienze così intense e gratificanti.
Una squadra è fatta di giocatori ma ancor più di uomini che affrontano insieme una sfida.
Grazie Aldo per aver arricchito il nostro percorso, per la tua leggerezza e per il tuo acume.
Tra i ricordi piacevoli di questi anni ripesco l'Over di 10 anni fa...
Ti eri fatto male proprio in semifinale e so quanto ti abbia scazzato non esserci in finale... Ma da fuori con esperienza e fermezza hai incanalato la nostra gran voglia di realizzare qualcosa di più grande di noi in quel momento.
Ti vedo li in mezzo, sorridente, sereno.
Ciao Aldo.

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