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L'Istituto Bona vince medaglia d'argento a concorso nazionale

Unica scuola biellese premiata dall'Atlante monumenti adottati.

L'Istituto Bona vince medaglia d'argento a concorso nazionale
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L'Istituto Bona vince medaglia d'argento a concorso nazionale. Unica scuola biellese premiata dall'Atlante monumenti adottati.

L'Istituto Bona vince medaglia d'argento

Con un lavoro sul Battistero di Biella, l'Istituto Eugenio Bona  si è aggiudicato la medaglia d'argento alla quinta edizione del Concorso L’Atlante Nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane. Il concorso, al quale hanno partecipato 1500 scuole di 450 comuni di tutta Italia, è organizzato dalla Fondazione Napoli Novantanove, in collaborazione con il Ministero dell'Università e della Ricerca e il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

"Nella valutazione - si legge nel comunicato che accompagna la comunicazione della vittora della scuola di Biella - si è tenuto conto delle difficoltà con cui ci si è dovuti confrontare, interruzioni del percorso previsto, lavoro e riprese da casa, che però non interferiscono nella valutazione complessiva del lavoro. In alcuni casi è stato interessante vedere i vari tipi di soluzione adottati".

Come ogni anno, in queste 5 edizioni, anche se il Bando Aperto 2019-2020 non prevedeva premi - in quanto l’obiettivo era ed è quello di dare a tutti, sempre, la possibilità di entrare nell’ATLANTE – l'organizzazione del concorso ha voluto comunque prevedere un riconoscimento “premiale” dei lavori che ci sono parsi più rispondenti agli obiettivi.
"É nato così un nuovo MEDAGLIERE 2020 - si legge ancora -  molto ricco se non di premi, di
riconoscimenti per il lavoro svolto, con 17 medaglie stellate, 29 oro e 12 argento Le regioni con maggior numero di scuole partecipanti sono state, nell’ ordine: Campania, Lazio e Piemonte. Le aree tematiche delle adozioni sono state le più varie con una prevalenza,
nell’ordine di: edifici e monumenti religiosi, archeologia, architettura urbana e paesaggio, palazzi e castelli. La maggioranza delle scuole ha scelto, come primo passo dell’adozione, semplicemente una descrizione del monumento adottato, utilizzando diversi modi, anche se principalmente hanno prodotto immagini filmate e musica, con voce fuori campo degli studenti e alla fine foto di tutta la classe; il 10 % ha usato solo docenti senza ragazzi. In alcuni casi sono state aggiunte immagini di documenti e foto d’epoca, in altri, sono stati i ragazzi, uno alla volta, a spiegare e illustrare il monumento visitandolo. Oltre il 30% ha concluso con uno sguardo al futuro dell’adozione. Nella valutazione sono stati considerati alcuni fattori come elementi premiali, in primis il coinvolgimento dei ragazzi nella preparazione dei video, anche nel senso tecnico; la trasmissione del significato dell’adozione e del sentimento di appropriazione del bene, attraverso l’espressa volontà di continuare a prendersene cura; l’attenzione, l’organizzazione e la promozione di eventi pubblici per diffonderne la conoscenza. É stato considerato quale elemento di novità, la scelta del monumento poco noto e spesso, finora neanche inteso come tale. Particolare apprezzamento per l’entusiasmo, la partecipazione della/e classe/i oltre che, naturalmente, per l’apprendimento della storia del monumento adottato, punto di partenza di tutto il progetto. Colpisce, nei video dove è presente la classe al lavoro, il senso di allegria che accompagna l’inizio di questa che viene considerata come un’avventura da vivere insieme, fuori dalle mura scolastiche, siano esse partenze in autobus, passeggiate sui sentieri di montagna, corse su una spiaggia, camminate in campagna alla scoperta di un patrimonio spesso vicino e poco conosciuto. Sono stati considerati interessanti i rapporti intessuti da alcune scuole con le istituzioni del territorio pubbliche e private che hanno dato la loro adesione e sostegno al progetto, dai Comuni, alle Comunità Montane, alle Università, le Soprintendenze, la Curia ecc".

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