Cavaglià ci crede: «Come un sogno»
Condizioni differenti per le tre squadre cugine biellesi che domenica giocheranno i primi incontri nella coda, decisiva, della stagione del campionato di Promozione. Senza pressioni sulle spalle, il Cavaglià di mister Davide Modenese è pronto a cominciare la sua avventura nei playoff: all’Ugo Macchieraldo arriverà l’Oleggio.
Situazione differente invece per il Città di Cossato (ospiterà il Briga, con due risultati su tre possibili nei 180’) e il Ponderano (obbligo di vittoria, sempre nei 180’, nella trasferta di Fomarco) che si giocano la permanenza nella categoria.
Eco di Biella ha intervistato i capitani delle tre squadre: Daniele Esposto (Cavaglià), Andrea Lauro (Città di Cossato) e Andrea Rosso (Ponderano).
Manca poco a domenica, come vi state preparando?
Esposto: «È come se fossimo dentro un sogno, considerando come siamo partiti in questa stagione. Ci stiamo allenando bene per arrivare al meglio alla prima partita: non siamo “obbligati” a vincere, ma sicuramente ci piacerebbe andare avanti».
Lauro: «Ci stiamo preparando bene, curando tutto nei minimi dettagli. Anche l’amichevole di sabato scorso vinta 2-1 con l’Oleggio ha dato buoni segnali. Cerchiamo di arrivare preparati alla sfida nel migliore dei modi».
Rosso: «Ci stiamo allenando bene. Sarà una sfida complicata, andare là è una difficoltà in più: non tanto per l’obbligo di dover vincere, quanto per l’ambiente in cui giocheremo. Scendere in campo senza poter fare “tanti conti”, potrebbe essere una spinta in più».
Che aria si respira negli spogliatoi?
E: «C’è un’aria distesa, la stessa che c’è stata fin da inizio stagione: anche quando eravamo in difficoltà il clima era sereno».
L: «Non vediamo l’ora di giocare. Per noi è come se fosse una finale di Champions League: c’è grande entusiasmo e la consapevolezza che non serve voltarsi indietro, bisogna solo guardare avanti».
R: «Siamo pronti sia fisicamente che mentalmente. Il clima è sereno, ma siamo consapevoli che ci giochiamo la stagione. Abbiamo avuto un momento delicato nella pausa invernale: cambio allenatore, risultati che non arrivavano e giocatori che se ne andavano. Lì c’era il rischio di lasciarsi andare, siamo stati bravi a rimanere compatti: sarebbe stupido non provare a raggiungere l’obiettivo fino in fondo».
Cosa teme degli avversari?
E: «Se l’Oleggio è in giornata, penso che tra le quattro sia la più forte, sicuramente a livello di gioco che riesce a proporre. Speriamo che il fattore campo ci aiuti».
L: «A Bellinzago ho giocato con Serao e Corvino e li conosco bene. Sono una squadra che aspetta questa partita da tempo: dopo un inizio fallimentare, a dicembre si sono ripresi, ma sono stati costruiti per fare questa partita».
R: «Le individualità. Hanno due e tre giocatori esperti che sono abituati a giocare queste partite. Un nome su tutti è Margaroli: una sua giocata può risolvere la partita».
Un compagno che secondo lei può essere fondamentale?
E: «Romussi e Pallante. Se sono in giornata ce la giochiamo: quest’anno hanno fatto la differenza».
L: «Non ne nomino uno in particolare, secondo me sarà il gruppo ad essere fondamentale: da chi gioca a chi sarà in panchina».
R: «Domenica avremo bisogno di Patti, a livello offensivo è l’uomo che ha le caratteristiche più adatte per fargli male agli avversari».
Nella post-season servono più le gambe o il cuore?
E: «Considerando gli infortuni che abbiamo, sicuramente il cuore. Anche atleticamente però stiamo bene: daremo tutto quello che abbiamo».
L: «Secondo me in una partita del genere è il cuore a far la differenza. Serve quello».
R: «Sicuramente le gambe servono, ma non girano da sole: serve il cuore».
Luca Rondi
Condizioni differenti per le tre squadre cugine biellesi che domenica giocheranno i primi incontri nella coda, decisiva, della stagione del campionato di Promozione. Senza pressioni sulle spalle, il Cavaglià di mister Davide Modenese è pronto a cominciare la sua avventura nei playoff: all’Ugo Macchieraldo arriverà l’Oleggio.
Situazione differente invece per il Città di Cossato (ospiterà il Briga, con due risultati su tre possibili nei 180’) e il Ponderano (obbligo di vittoria, sempre nei 180’, nella trasferta di Fomarco) che si giocano la permanenza nella categoria.
Eco di Biella ha intervistato i capitani delle tre squadre: Daniele Esposto (Cavaglià), Andrea Lauro (Città di Cossato) e Andrea Rosso (Ponderano).
Manca poco a domenica, come vi state preparando?
Esposto: «È come se fossimo dentro un sogno, considerando come siamo partiti in questa stagione. Ci stiamo allenando bene per arrivare al meglio alla prima partita: non siamo “obbligati” a vincere, ma sicuramente ci piacerebbe andare avanti».
Lauro: «Ci stiamo preparando bene, curando tutto nei minimi dettagli. Anche l’amichevole di sabato scorso vinta 2-1 con l’Oleggio ha dato buoni segnali. Cerchiamo di arrivare preparati alla sfida nel migliore dei modi».
Rosso: «Ci stiamo allenando bene. Sarà una sfida complicata, andare là è una difficoltà in più: non tanto per l’obbligo di dover vincere, quanto per l’ambiente in cui giocheremo. Scendere in campo senza poter fare “tanti conti”, potrebbe essere una spinta in più».
Che aria si respira negli spogliatoi?
E: «C’è un’aria distesa, la stessa che c’è stata fin da inizio stagione: anche quando eravamo in difficoltà il clima era sereno».
L: «Non vediamo l’ora di giocare. Per noi è come se fosse una finale di Champions League: c’è grande entusiasmo e la consapevolezza che non serve voltarsi indietro, bisogna solo guardare avanti».
R: «Siamo pronti sia fisicamente che mentalmente. Il clima è sereno, ma siamo consapevoli che ci giochiamo la stagione. Abbiamo avuto un momento delicato nella pausa invernale: cambio allenatore, risultati che non arrivavano e giocatori che se ne andavano. Lì c’era il rischio di lasciarsi andare, siamo stati bravi a rimanere compatti: sarebbe stupido non provare a raggiungere l’obiettivo fino in fondo».
Cosa teme degli avversari?
E: «Se l’Oleggio è in giornata, penso che tra le quattro sia la più forte, sicuramente a livello di gioco che riesce a proporre. Speriamo che il fattore campo ci aiuti».
L: «A Bellinzago ho giocato con Serao e Corvino e li conosco bene. Sono una squadra che aspetta questa partita da tempo: dopo un inizio fallimentare, a dicembre si sono ripresi, ma sono stati costruiti per fare questa partita».
R: «Le individualità. Hanno due e tre giocatori esperti che sono abituati a giocare queste partite. Un nome su tutti è Margaroli: una sua giocata può risolvere la partita».
Un compagno che secondo lei può essere fondamentale?
E: «Romussi e Pallante. Se sono in giornata ce la giochiamo: quest’anno hanno fatto la differenza».
L: «Non ne nomino uno in particolare, secondo me sarà il gruppo ad essere fondamentale: da chi gioca a chi sarà in panchina».
R: «Domenica avremo bisogno di Patti, a livello offensivo è l’uomo che ha le caratteristiche più adatte per fargli male agli avversari».
Nella post-season servono più le gambe o il cuore?
E: «Considerando gli infortuni che abbiamo, sicuramente il cuore. Anche atleticamente però stiamo bene: daremo tutto quello che abbiamo».
L: «Secondo me in una partita del genere è il cuore a far la differenza. Serve quello».
R: «Sicuramente le gambe servono, ma non girano da sole: serve il cuore».
Luca Rondi