MORTI DUE CALCIATORI

La morte di Matteo causata dai cinghiali diventa un attacco agli animalisti

Preioni (Lega): "Non si può permettere che accadano tragedie di questo tipo solo per assecondare l’animalismo cieco di chi nega la necessità di abbattimenti selettivi"

La morte di Matteo causata dai cinghiali diventa un attacco agli animalisti
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A poche ore dal terribile incidente che la notte scorsa è costato la vita al 32enne calciatore biellese Matteo Ravetto  e all'amico 39enne Simonluca Agazzone, le cause dello schianto dell'auto su cui viaggiavano in autostrada, sull'A26, condotta da un terza persona, diventano un caso politico.

L'attacco agli animalisti del capogruppo della Lega Preioni

Il capograuppo della Lega Salvini Piemonte in Regione Alberto Preioni ha subito colto l'occasione per sottolineare la pericolosità legata al sovraffollamento di cinghiali.

"Il tragico incidente avvenuto questa notte sull’autostrada A26 impone di rimettere una più efficace azione di contenimento degli animali selvatici al centro delle politiche faunistiche della Regione Piemonte" scrive in una nota stampa Preioni, sottolineando di aver "già nelle scorse settimane  chiesto alla giunta di intervenire per rispondere alle accorate richieste degli agricoltori e dei piccoli allevatori alle prese con le scorribande dei lupi. L’incidente che ha provocato due morti nel novarese, dopo che una vettura che percorreva l’autostrada in località Ghemme ha investito due cinghiali che avevano invaso la carreggiata, dimostra quanto la proliferazione degli ungulati sia ormai fuori controllo, al punto da diventare un mortale pericolo per la sicurezza dei trasporti oltre che per l’agricoltura piemontese. Non si può permettere che accadano tragedie di questo tipo solo per assecondare l’animalismo cieco di chi nega la necessità di un sempre più urgente piano di abbattimenti selettivi".