Grandine sui vigneti, la vendemmia anticipata: "Salviamo il salvabile"
Dopo il maltempo di ieri, danni che potrebbero arrivare al 100 per cento. Le zone colpite Gattinara, Brusnengo, Lessona e Masserano.

Grandine sui vigneti, pioggia e forte venteo a cavallo tra Vercellese e Biellese hanno devastato una produzione che prometteva bene.
L'annuncio
A darne notizia Coldiretti Vercelli - Biella, che annuncia che i viticoltori hanno deciso di anticipare la vendemmia dei Nebbioli. Si comincerà oggi, sabato, in anticipo di una settimana, "per salvare il salvabile dopo la grandine che in queste ore ha colpito a macchia di leopardo i comuni e le campagne di Gattinara, Brusnengo, Lessona e Masserano".
A quanto ammontano i danni?
"È presto per definire i danni, sappiamo che in alcune zone, come quella di Brusnengo, potrebbero sfiorare il 100 per cento, in altre potrebbe essere decisamente meno, ma solo nei prossimi giorni potremo capire meglio la vera entità. Le viti erano già state colpite dal maltempo anche questa estate, ma erano riuscite a riprendersi per tempo e la vendemmia prometteva bene. Sarebbe bastato ancora qualche giorno, invece il clima impazzito non ha risparmiato nemmeno i pregiati vini delle nostre province”, spiega Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli - Biella. “Stiamo monitorando la situazione perché in queste ore sta grandinando ancora nel biellese e nel vercellese, e non si escludono anche danni sulle coltivazioni risicole. Ormai in questi anni sono sempre più frequenti grandinate e bombe d’acqua che in pochi minuti distruggono il lavoro di una intera stagione, danneggiando fabbricati e allagando magazzini. Purtroppo gli agricoltori sono i primi a pagare lo scotto di un clima che sta cambiando, con fenomeni sempre più violenti, di cui ormai ci stiamo accorgendo tutti”.
Il 2020 in Italia è risultato il secondo anno “più bollente” dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi otto mesi dai quali si evidenzia anche la caduta di circa il 25 per cento di pioggia in meno, nonostante il moltiplicarsi di nubifragi e grandinate. La tendenza alla tropicalizzazione del nostro clima si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.