Tennis, impresa di Napolitano al Roland Garros
Due indizi fanno una coincidenza, tre una prova. Il primo set contro Troicki a Roma, la vittoria di lunedì su Misha Zverev e la sconfitta di ieri contro Schwartzman provano che Stefano Napolitano, può ambire a giocare stabilmente nell’élite del tennis mondiale. Ieri, nel primo pomeriggio, il tennista biellese non è riuscito a superare l’argentino Diego Schwartzman, n° 41 Atp, che si è imposto per 3-0 (5/7; 2/6; 2/6), ma ha dimostrato nuovamente di potersela giocare alle pari con chiunque.
Il cammino glorioso del 22enne al Roland Garros si conclude così al secondo turno, con un ricco bagaglio di esperienza e buone sensazioni da portare a casa, oltre ai circa 70 mila euro guadagnati di premio.
La prima frazione vola via in 34’ con Schwartzman che dimostra tutta la sua brillantezza fisica. Basta un break all’ottavo game per portarsi in vantaggio su Napolitano e chiudere, dopo 34’ e due set point non capitalizzati, il set. Ottime percentuali per entrambi sui punti nel primo servizio: 79% per l’argentino, 75 per Stefano, ma il 22enne dei Faggi non dà ma l’impressione di poter sorprendere l’avversario, pur giocando alla pari.
Napolitano chiede l’intervento medico per dolori alla spalla, le smorfie non promettono niente di buono. Come lunedì però, il talento biellese rientra in campo con il piglio giusto: annulla tre breakpoint e si porta sull’1-0. È forse questo il momento cruciale del match. La grande battaglia di inizio frazione, consacra di fatto Schwartzman: Napolitano si porta sul 4-2, con l’avversario che cala rispetto al primo set, ma non riesce a sfruttare il vantaggio. L’argentino pareggia i conti e all’undicesimo game, sul 5-5, ammazza definitivamente il match: Napolitano, avanti 30-0, subisce quattro punti di fila e si fa strappare la battuta. A Schwartzman basta tenere il servizio per portare a casa la frazione e una buona fetta di match.
Nel terzo set, Napolitano tiene duro ed è bravo ad annullare quattro palle break nei primi due game, ma l’argentino allunga al 5 game. A quel punto, con la strada spinata verso a vittoria, Schwartzman non concede più game a Napolitano chiudendo, dopo 2 ore e 8 minuti di gioco, la partita.
Schwartzman ha dimostrato di far parte meritatamente della top 50. Un grande concentrato di potenza, tecnica e velocità in 168 centimetri di altezza. L’esperienza alla fine, ha giocato un ruolo fondamentale. Nei momenti chiave del match, l’argentino ha avuto la meglio dimostrando più incisività nei cosiddetti “big points”, i punti che “valgono di più”. Una buona fetta del gap tra i due giocatori, è sicuramente data da questo elemento. Basta considerare il fatto che Schwartzman, di tre anni più grande rispetto a Stefano, ha già in bacheca un Atp250 (vittoria nel 2016 a Istanbul), 8 Challenger e diverse esperienze nei Grandi Slam, per comprendere come sia quasi “naturale” la maggiore solidità mentale nei momenti clou dell’incontro.
Napolitano grazie ai risultati ottenuti in queste settimane, avvicinerà la posizione numero 150 del ranking Atp. Un traguardo che, oltre che essere storico per lo sport biellese, rappresenta il suo best ranking in carriera e gli permetterà di “avvicinarsi” ai tabelloni dei tornei Atp250.
Luca Rondi
Due indizi fanno una coincidenza, tre una prova. Il primo set contro Troicki a Roma, la vittoria di lunedì su Misha Zverev e la sconfitta di ieri contro Schwartzman provano che Stefano Napolitano, può ambire a giocare stabilmente nell’élite del tennis mondiale. Ieri, nel primo pomeriggio, il tennista biellese non è riuscito a superare l’argentino Diego Schwartzman, n° 41 Atp, che si è imposto per 3-0 (5/7; 2/6; 2/6), ma ha dimostrato nuovamente di potersela giocare alle pari con chiunque.
Il cammino glorioso del 22enne al Roland Garros si conclude così al secondo turno, con un ricco bagaglio di esperienza e buone sensazioni da portare a casa, oltre ai circa 70 mila euro guadagnati di premio.
La prima frazione vola via in 34’ con Schwartzman che dimostra tutta la sua brillantezza fisica. Basta un break all’ottavo game per portarsi in vantaggio su Napolitano e chiudere, dopo 34’ e due set point non capitalizzati, il set. Ottime percentuali per entrambi sui punti nel primo servizio: 79% per l’argentino, 75 per Stefano, ma il 22enne dei Faggi non dà ma l’impressione di poter sorprendere l’avversario, pur giocando alla pari.
Napolitano chiede l’intervento medico per dolori alla spalla, le smorfie non promettono niente di buono. Come lunedì però, il talento biellese rientra in campo con il piglio giusto: annulla tre breakpoint e si porta sull’1-0. È forse questo il momento cruciale del match. La grande battaglia di inizio frazione, consacra di fatto Schwartzman: Napolitano si porta sul 4-2, con l’avversario che cala rispetto al primo set, ma non riesce a sfruttare il vantaggio. L’argentino pareggia i conti e all’undicesimo game, sul 5-5, ammazza definitivamente il match: Napolitano, avanti 30-0, subisce quattro punti di fila e si fa strappare la battuta. A Schwartzman basta tenere il servizio per portare a casa la frazione e una buona fetta di match.
Nel terzo set, Napolitano tiene duro ed è bravo ad annullare quattro palle break nei primi due game, ma l’argentino allunga al 5 game. A quel punto, con la strada spinata verso a vittoria, Schwartzman non concede più game a Napolitano chiudendo, dopo 2 ore e 8 minuti di gioco, la partita.
Schwartzman ha dimostrato di far parte meritatamente della top 50. Un grande concentrato di potenza, tecnica e velocità in 168 centimetri di altezza. L’esperienza alla fine, ha giocato un ruolo fondamentale. Nei momenti chiave del match, l’argentino ha avuto la meglio dimostrando più incisività nei cosiddetti “big points”, i punti che “valgono di più”. Una buona fetta del gap tra i due giocatori, è sicuramente data da questo elemento. Basta considerare il fatto che Schwartzman, di tre anni più grande rispetto a Stefano, ha già in bacheca un Atp250 (vittoria nel 2016 a Istanbul), 8 Challenger e diverse esperienze nei Grandi Slam, per comprendere come sia quasi “naturale” la maggiore solidità mentale nei momenti clou dell’incontro.
Napolitano grazie ai risultati ottenuti in queste settimane, avvicinerà la posizione numero 150 del ranking Atp. Un traguardo che, oltre che essere storico per lo sport biellese, rappresenta il suo best ranking in carriera e gli permetterà di “avvicinarsi” ai tabelloni dei tornei Atp250.
Luca Rondi