Asl, bilancio in pareggio a 330 milioni

Asl, bilancio in pareggio a 330 milioni
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BIELLA - L’Asl di Biella chiude il bilancio 2016 in pareggio a quota 330 milioni di euro. Un lavoro certosino da parte della direzione generale dell’Azienda sanitaria che è riuscita, nonostante il leggero calo dei contributi regionali, a recuperare il deficit di circa 6,5 milioni di euro che si era verificato nel 2015. Ed ha fatto anche fronte ai maggiori costi del nuovo ospedale rispetto al monoblocco, qualcosa come un milione di euro al mese in più per il funzionamento. «Abbiamo lavorato bene soprattutto sull’efficentamento energetico - sottolinea il direttore amministrativo Diego Poggio -, creando economie per più di due milioni di euro. Poi abbiamo agito su più fronti, riuscendo a risparmiare rispetto agli anni precedenti».

Da sottolineare  poi il risultato della mobilità attiva «che ha fatto segnare un milione di euro nel 2016» sottolinea Poggio. Insomma, un connubio di più fattori e di più attività strategiche che ha permesso all’Asl di Biella di chiudere in pareggio il bilancio 2016. Un risultato raggiunto grazie a una programmazione che sotto più fronti è stata orientata a favorire l’applicazione di modelli di gestione efficienti ed efficaci. Risparmi, quelli registrati, che attengono a più ambiti, ottenuti grazie a minori costi, maggiori ricavi straordinari e un sostanziale recupero della mobilità passiva. Voci di risparmio, quelle registrate, derivanti da una strategia che ha visto l’Asl Bi impegnata ad ottimizzare in primo luogo i costi derivanti dal mantenimento del nuovo ospedale. Più risparmi energetici con accorgimenti che non solo hanno reso gli impianti esistenti più efficienti, ma che al tempo stesso hanno permesso di porre in essere alcuni miglioramenti, non previsti in un primo tempo quando la struttura è entrata a pieno regime. Efficienza strutturale, dunque, ma anche efficienza nei processi.  Sono diverse le linee di azione che hanno contribuito a favorire un cambiamento; circa un milione di euro di risparmi deriva da un maggiore contenimento della spesa per farmaci e dispositivi medici, azione supportata dall’introduzione del nuovo sistema di distribuzione diretta in assistenza domiciliare integrata. Uno strumento pensato per semplificare la vita di quei pazienti che, proprio per la loro condizione, possono avere più difficoltà a spostarsi.

Sempre più persone, residenti a Biella, scelgono di non andare fuori dalla propria città per curarsi e questo ha permesso all’Asl Bi di spendere un milione e mezzo in meno rispetto al passato, riducendo notevolmente la mobilità passiva. «Certamente – sottolinea il direttore generale Gianni Bonelli – vi sono ancora aspetti su cui dovremo porre attenzione, ma questo risultato è molto importante perché è sinonimo di un’azienda sana».

Enzo Panelli

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BIELLA - L’Asl di Biella chiude il bilancio 2016 in pareggio a quota 330 milioni di euro. Un lavoro certosino da parte della direzione generale dell’Azienda sanitaria che è riuscita, nonostante il leggero calo dei contributi regionali, a recuperare il deficit di circa 6,5 milioni di euro che si era verificato nel 2015. Ed ha fatto anche fronte ai maggiori costi del nuovo ospedale rispetto al monoblocco, qualcosa come un milione di euro al mese in più per il funzionamento. «Abbiamo lavorato bene soprattutto sull’efficentamento energetico - sottolinea il direttore amministrativo Diego Poggio -, creando economie per più di due milioni di euro. Poi abbiamo agito su più fronti, riuscendo a risparmiare rispetto agli anni precedenti».

Da sottolineare  poi il risultato della mobilità attiva «che ha fatto segnare un milione di euro nel 2016» sottolinea Poggio. Insomma, un connubio di più fattori e di più attività strategiche che ha permesso all’Asl di Biella di chiudere in pareggio il bilancio 2016. Un risultato raggiunto grazie a una programmazione che sotto più fronti è stata orientata a favorire l’applicazione di modelli di gestione efficienti ed efficaci. Risparmi, quelli registrati, che attengono a più ambiti, ottenuti grazie a minori costi, maggiori ricavi straordinari e un sostanziale recupero della mobilità passiva. Voci di risparmio, quelle registrate, derivanti da una strategia che ha visto l’Asl Bi impegnata ad ottimizzare in primo luogo i costi derivanti dal mantenimento del nuovo ospedale. Più risparmi energetici con accorgimenti che non solo hanno reso gli impianti esistenti più efficienti, ma che al tempo stesso hanno permesso di porre in essere alcuni miglioramenti, non previsti in un primo tempo quando la struttura è entrata a pieno regime. Efficienza strutturale, dunque, ma anche efficienza nei processi.  Sono diverse le linee di azione che hanno contribuito a favorire un cambiamento; circa un milione di euro di risparmi deriva da un maggiore contenimento della spesa per farmaci e dispositivi medici, azione supportata dall’introduzione del nuovo sistema di distribuzione diretta in assistenza domiciliare integrata. Uno strumento pensato per semplificare la vita di quei pazienti che, proprio per la loro condizione, possono avere più difficoltà a spostarsi.

Sempre più persone, residenti a Biella, scelgono di non andare fuori dalla propria città per curarsi e questo ha permesso all’Asl Bi di spendere un milione e mezzo in meno rispetto al passato, riducendo notevolmente la mobilità passiva. «Certamente – sottolinea il direttore generale Gianni Bonelli – vi sono ancora aspetti su cui dovremo porre attenzione, ma questo risultato è molto importante perché è sinonimo di un’azienda sana».

Enzo Panelli

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