Ha occupato abusivamente una casa, poi, quando sono arrivati i carabinieri, gli si è letteralmente scagliata contro con calci e pugni. Alla fine è stata arrestata. In carcere, con l'accusa di violazione di domicilio, furto aggravato, minaccia a pubblico ufficiale ed estorsione, è finita Yalila Dhrif, 45 anni, residente a Biella e già conosciuta dalle forze dell'ordine. Processata per direttissima è stata condannata a 14 mesi di reclusione, pena sospesa.
L'episodio che l'ha messa nei guai è successo venerdì della scorsa settimana. La donna, dopo aver spaccato il vetro dell'abitazione di due fratelli di Borgofranco D'Ivrea si è impossessata di alcuni documenti appartenenti alla famiglia e di un mazzo di chiavi. Intanto ha preteso dai proprietari di casa che le consegnassero 250 euro per lasciare l'abitazione.
Quando sono arrivati i carabinieri la donna, completamente fuori di sè, li ha aggrediti: ha colpito un militare al volto sferrandogli un pugno e l'altro carabiniere con un calcio alle gambe. Neutralizzata ed arrestata è poi stata portata in carcere, a Ivrea e processata per direttissima.
Ha occupato abusivamente una casa, poi, quando sono arrivati i carabinieri, gli si è letteralmente scagliata contro con calci e pugni. Alla fine è stata arrestata. In carcere, con l'accusa di violazione di domicilio, furto aggravato, minaccia a pubblico ufficiale ed estorsione, è finita Yalila Dhrif, 45 anni, residente a Biella e già conosciuta dalle forze dell'ordine. Processata per direttissima è stata condannata a 14 mesi di reclusione, pena sospesa.
L'episodio che l'ha messa nei guai è successo venerdì della scorsa settimana. La donna, dopo aver spaccato il vetro dell'abitazione di due fratelli di Borgofranco D'Ivrea si è impossessata di alcuni documenti appartenenti alla famiglia e di un mazzo di chiavi. Intanto ha preteso dai proprietari di casa che le consegnassero 250 euro per lasciare l'abitazione.
Quando sono arrivati i carabinieri la donna, completamente fuori di sè, li ha aggrediti: ha colpito un militare al volto sferrandogli un pugno e l'altro carabiniere con un calcio alle gambe. Neutralizzata ed arrestata è poi stata portata in carcere, a Ivrea e processata per direttissima.
Shama Ciocchetti