le grandi manovre

In ospedale ora si studia la fase 2

Sarà recuperato uno spazio inutilizzato di 700 metri quadrati per una seconda rianimazione

In ospedale ora si studia la fase 2
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In ospedale ora si studia la fase 2.

Se da una parte è vero che l’afflusso dei pazienti che si rivolgono al Pronto soccorso e presentano sintomi riconducibili al Covid, da qualche giorno si conta sulle dita di una mano, dall’altra la parola d’ordine all’ospedale di Biella è non abbassare la guardia. Perché nel momento in cui si tornerà gradualmente alla normalità, con le prime aperture, la situazione potrebbe nuovamente peggiorare. E l’intenzione è quella di non farsi trovare impreparati.

Gli accessi al Pronto

I casi sono lentamente diminuiti, passando dalla quindicina di due settimane fa ai cinque o sei di questa settimana. Tutte persone che hanno contratto il virus in casa di riposo oppure all’interno del proprio nucleo familiare. Una conferma, dunque, che le strategie di contenimento del virus stanno piano piano funzionando e dando i risultati sperati. Questi numeri danno l’opportunità di pensare ad una fase due che ha iniziato a materializzarsi nella giornata di ieri e che proseguirà durante questa settimana, grazie all’individuazione dei 25 posti per ricoverare pazienti in via di guarigione nella ex casa Orione di Sordevolo. Un ulteriore alleggerimento che porterà novità anche nell’organizzazione interna, con una revisione dei reparti Covid.

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