Settore legno: trattativa interrotta. E domani sarà sciopero.
Stop di 8 ore di tutti i lavoratori dipendenti e interinali del settore Legno arredo industria.
Settore legno, trattativa interrotta. E domani sarà sciopero. Stop di 8 ore di tutti i lavoratori dipendenti e interinali del settore Legno arredo industria.
Settore legno, trattativa interrotta.
I sindacati delle Costruzioni Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil , hanno proclamato lo sciopero generale nazionale di 8 ore di tutti i lavoratori dipendenti e interinali del settore Legno arredo industria per Venerdì 21 febbraio .
“La protesta - dice il segretario Fillea Cgil, Daniele Mason - é resa indispensabile dopo la rottura delle trattative con Federlegno per il rinnovo del contratto nazionale di categoria, scaduto il 31 marzo del 2019 e che riguarda circa 150 mila lavoratori in Italia. I lavoratori del settore Legno aspettano risposte da quasi un anno e non meritano il trattamento riservato finora da una controparte che intende affermare un modello di impresa basato soltanto sulla riduzione dei costi e su una gestione unilaterale dell’organizzazione del lavoro invece che sulla qualità del lavoro, sugli investimenti, sulla professionalità e sul benessere organizzativo. Noi non ci stiamo!
L’abbandono del tavolo da parte di Federlegno è s un atto gravissimo che mostra una scarsa considerazione delle relazioni industriali e dei rapporti con i lavoratori e le loro rappresentanze, mentre come sindacato siamo convinti che le sfide sui mercati si vincano investendo in capitale umano, riconoscendo le giuste retribuzioni e con le adeguate tutele e protezioni, puntando all’innovazione e rafforzando la partecipazione dei lavoratori.
Non chiediamo la luna, chiediamo un contratto che redistribuisca risorse adeguate ai lavoratori ,difendendo la qualità del lavoro e garantendo un forte sistema di relazioni industriali nell’ottica di: partecipazione, trasparenza e soprattutto legalità e sicurezza”.
Abbiamo deciso di scendere in piazza con 4 manifestazioni interregionali,i lavoratori Biellesi, insieme a quelli di Piemonte, Lombardia, Valle D’Aosta, Liguria ed Emilia Romagna confluiranno alla manifestazione di Milano che abbiamo indetto - insieme a quelle di Treviso, Pesaro e Bari - per dire no all’aumento della precarietà e alla riduzione dei diritti”.