Regis, (Italia Viva) "Je suis Moscarola"
L'ex consigliere comunale Pd in lungo post su Facebook difende il vicesindaco di Biella.
Regis, (Italia Viva) "Je suis Moscarola". L'ex consigliere comunale Pd in lungo post su Facebook difende il vicesindaco di Biella.
Regis, (Italia Viva) "Je suis Moscarola"
In un lungo post su Facebook, l'ex consigliere comunale Pd, ora esponente di Italia Viva difende il vicesindaco leghista di Biella, Filippo Regis: “#jesuismoscarola -. scrive Regis- Passate le 48 ore "istituzionali" di sfotto' si puo' anche tornare ad essere seri e riportare tutto alla giusta dimensione. Prima che scaldiate le ditine pronti per vomitare addosso al sottoscritto tutte le vostre frustrazioni da "moralisti in saldo" vorrei fare una premessa che riassume ció che ho avuto modo di dire personalmente al diretto interessato. E' stata un'uscita inopportuna (ovvio), "sguaiata" (certo), offensiva (probabile) specie per il fatto che a scriverla sia stato il Vicesindaco di una Citta' e non piu' il consigliere "caciarone" che ho avuto come "rivale" politico ma che non ho sicuramente mai visto come un "nemico". Ha chiesto scusa... mossa sbagliatissima se la si guarda da un punto di vista della sola strategia comunicativa ma sicuramente apprezzabile se torniamo a vedere tutto in un'ottica di squisita umanita'. Consentitemi, pero', di non condividere i toni (e gli insulti) che hanno animato la discussione, ancor piu' grave se pervenuti da chi, magari, si scaglia contro l'uso della violenza verbale a cui Salvini ci ha abituati (e Grillo prima di lui) alzando l'asticella dello scontro politico e abbassando drasticamente quella del livello culturale e di questo Paese. E' molto che rifletto con una notevole preoccupazione su che tipo di persone stiamo diventando: un fantasioso mix fra incoerenza ideologica e conflitto di interessi fra idea e azione. Siamo paladini di una moralita' di facciata che non rispecchia minimamente quello che diciamo e, soprattutto, scriviamo quotidianamente. Siamo capaci di girarci dall'altra parte se un poveraccio muore per strada se non, peggio ancora, gioirne ma ci indignamo ferocemente per una battuta per quanto pessima possa essere sembrata. In questo clima aberrante una trasmissione come "Drive in" avrebbe chiuso alla terza puntata. Credo che abbiamo perso un po' tutti l'orizzonte naturale delle cose e se non impariamo in fretta che e' indispensabile tornare a confrontarci con un minimo di rispetto reciproco , temo, che sara' sempre peggio: Allora si' che i Grillo o i Salvini avranno vinto. Credo che meritiamo tutti qualcosina in piu' di tutto questo. La gente ha cominciato a capire che quel tipo di comunicazione non funziona piu' e se smetteremo di alimentarla si spegnera' da sola e torneremo, finalmente, ad essere un Paese "normale". Da qualche parte bisogna cominciare... Cominciamo noi”.
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