Il biellese Giovanni Savio tra i cuochi neodiplomati all'Alma

C'è anche Giovanni Savio, figlio di Alberto, imprenditore tessile ed ex presidente di Pallacanestro Biella, tra i cuochi diplomati al Corso Alma.

Il biellese Giovanni Savio tra i cuochi neodiplomati all'Alma
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Il biellese Giovanni Savio tra i cuochi neodiplomati all'Alma.

Chef stellati in giuria

C'è anche il biellese Giovanni Savio, 25 anni, figlio dell'imprenditore tessile ed ex presidente di Pallacanestro Biella Alberto Savio, (il primo nella foto da sinistra) tra i cuochi che si sono diplomati alla 44^ edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana di Alma, prestigioso istituto emiliano presieduto, per molti anni, dal noto chef Gualtiero Marchesi, scomparso nel 2017: in totale sono 76, in rappresentanza di 15 differenti regioni. Oltre agli chef docenti della scuola, sono più di 50 i grandi interpreti dell’alta cucina italiana che hanno accolto l’invito a far parte della commissione d’esame. Una giuria d’eccezione che ha certificato con autorevolezza la professionalità maturata dagli studenti, in un iter formativo partito 10 mesi fa e culminato in un’esperienza di stage della durata di venti settimane. Tra gli chef presenti in commissione: Ugo Alciati, Da Guido; Donato Ascani, Glam; Moreno Cedroni, Madonnina del Pescatore; Salvatore Elefante, L’Olivo; Alberto Gipponi, Dina; Alessio Longhini, Stube Gourmet; Matteo Lorenzini, Alain Ducasse; Valeria Piccini, Da Caino e Sandro Serva, La Trota.

Percorso di crescita

Come afferma il Direttore Didattico Matteo Berti: “In Alma questi ragazzi hanno completato la prima tappa di un percorso di crescita, con risultati molto positivi. La risposta del mondo della ristorazione fine dining è stata subito positiva: tra i nuovi datori di lavoro dei nostri diplomati figurano due ristoranti tristellati come Le Calandre ed Enoteca Pinchiorri, un bistellato come Madonnina del Pescatore e diversi stellati, come Del Cambio, Glam, Guido, Lux Lucis, Zum Löwen e 21.9. Il consiglio che diamo ai nostri ragazzi è quello di lavorare con tenacia e determinazione, puntando a migliorarsi sempre: studiando, confrontandosi con grandi interpreti della cucina d’autore, viaggiando, si possono apprendere nuove tecniche, si può arrivare all’elaborazione di abbinamenti innovativi e, per gradi, alla definizione di uno stile personale e creativo”.

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