Varacalli ai domiciliari, resta a rischio il posto di 113 guardie

Libera la figlia potrà gestire la Group Service. I sindacati incontrano il Prefetto.

Varacalli ai domiciliari, resta a rischio il posto di 113 guardie
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Varacalli ai domiciliari, resta a rischio il posto di 113 guardie.

Scarcerato

E’ stato scarcerato ed è finito ai domiciliari, Nicola Varacalli, l'imprenditore biellese, titolare della Group Service 2000, coinvolto nell'inchiesta «Leonessa» della Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia. L’ex moglie Tiziana Pasquali e la figlia Sonia, peraltro cointestataria della licenza prefettizia per poter operare con la società di vigilanza e in un primo momento destinataria del provvedimento dei domiciliari, sono tornate in piena libertà.

L'interrogatorio

A convincere i magistrati ad ammorbidire i provvedimento nei confronti di padre e figlia, è stato il lungo interrogatorio al quale entrambi sono stati sottoposti. Sarebbe stata dimostrata senza ombra alcuna la totale estraneità del noto imprenditore biellese rispetto all’associazione mafiosa.

A rischio 113 posti?

Sonia Varacalli avrà così l’opportunità di riprendere in mano la gestione della Group Service 2000, una delle maggiori società nel campo della vigilanza privata operanti nel Biellese. Il rischio che 113 dipendenti della società di vigilanza potessero ritrovarsi senza stipendio e senza lavoro, era in effetti concreto. Ieri pomeriggio i rappresentanti sindacali delle guardie giurate hanno incontrato il Prefetto, Annunziata Gallo, per chiarire proprio questo aspetto. L'allarme potrebbe presto rientrare.

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