Biollino ai saluti: «Ora farò volontariato»
Tra due settimane Mariella Biollino appenderà la fascia di sindaco al chiodo e si dedicherà al volontariato, dopo tre legislature.
Biollino ai saluti: «Ora farò volontariato».
Tra due settimane Mariella Biollino appenderà la fascia di sindaco al chiodo e si dedicherà al volontariato, dopo tre legislature: «Il periodo più lungo che un sindaco abbia fatto a Candelo e sono stata pure l’unica donna - afferma - io nasco dal volontariato e ritorno nel volontariato, tra l’altro una importante associazione di Biella mi ha già cercata, ma non solo quella».
Promessa mantenuta
Biollino ha già iniziato il trasloco staccando qualche quadro dalle stanza di primo cittadino: «In effetti mi fa effetto passare questi ultimi giorni in Comune. Lo avevo detto, cinque anni fa, farò da tutor al gruppo perché era giusto che insegnassi quello che sapevo e ho sempre coinvolto le minoranze».
Brutto periodo
«I primi due di questi cinque anni sono stati un periodo tremendo. Tante modifiche amministrative, i primi due anni sono stati disastrosi, abbiamo cambiato tre segretari comunali, avuto dieci pensionamenti, un decesso, con il governo Renzi che aveva bloccato le assunzioni».
Solo 15mila euro spesi per il Ricetto. Sul Ricetto, Biollino smentisce le voci: «Le bugie mi danno molto fastidio. C’è chi dice che la mia amministrazione ha speso molto per il Ricetto, in realtà solo 15.000 euro. Pochi, ma abbiamo fatto molta promozione a costo zero. Abbiamo partecipato a tantissimi bandi, siamo riusciti anche ad anticipare i soldi per i lavori, tanto che la Regione Piemonte ci deve ancora quasi 800.000 euro».
Dal 27 maggio
Da lunedì 27 maggio, Mariella Biollino sarà libera da impegni amministrativi: «Prima devo sistemare casa mia perché c’è il caos. Poi con calma deciderò come mettere la mia esperienza a favore del mondo del volontariato. Resto comunque sempre a disposizione di tutti».
Un paese diverso
«Sono soddisfatta di come è cambiato il paese dal 1999, anno del mio primo mandato, ad oggi. Mi ricordo che quando andavo a scuola, negli anni del 1979, 1980 quasi mi vergognavo di dire che ero di Candelo. Mi sono laureata in storia medioevale e non non ho nemmeno pensato di fare ed esempio una tesi sul Ricetto che avevo qui a due passi. Chi ha iniziato a pensare a valorizzare il Ricetto è stato Ermes Milanesio».
L’aneddoto
Un mese fa andavo al Ministero a Roma per cercare di ottenere l’ennesimo finanziamento, ero seduta vicino ad un signore che andava a Salerno e mi ha chiesto di dov’ero, quando gli ho detto sono di Biella, mi ha chiesto se conoscevo il Ricetto di Candelo...tanto per dire. Siamo presenti in tutte le reti nazionali, gli unici del Biellese».
Sante Tregnago