Picchiano mogli e figli: condannati due "padri padroni"
Hanno reso per anni la vita impossibile ai loro familiari che sono stati umiliati ogni giorno.
Picchiano mogli e figli: condannati due "padri padroni".
Di Tollegno
Due casi di maltrattamenti in famiglia sono sfociati l’altra mattina in due condanne. Il primo caso riguarda un uomo di 44 anni che abita a Tollegno di cui non pubblicheremo le generalità per tutelare moglie e figli. L’imputato (difeso dall’avvocato Pietro Barrasso) è stato alla fine condannato a due anni e mezzo di reclusione. Dovrà inoltre pagare i danni. Alla base dei maltrattamenti perpetrati stando all’accusa sia sulla moglie sia sui figli, vi sarebbe l’abuso di bevande alcoliche.
Sofferenze
Le violenze e i maltrattamenti giornalieri avrebbero causato sofferenze fisiche e psicologiche «tali da rendere - riporta in capo d’imputazione - abitualmente dolorosa, mortificate, penosa e intollerabile la convivenza familiare», che è culminata con l’allontanamento dell’imputato. Più volte l’uomo avrebbe aggredito la consorte scagliandole addosso anche bottiglie e bicchieri. In una occasione l’avrebbe colpita con violenza sul naso con il suo telefono cellulare. Anche le minacce erano all’ordine del giorno. E gli insulti. Una vita d’inferno per la donna che ha sopportato fino al 2016 quando si è rivolta ai carabinieri di Candelo. Il caso è poi passato nelle mani dei carabinieri esperti della Procura, che in passato si sono occupati di centinaia di casi analoghi, coordinati dal luogotenente Tindaro Gullo. In pochi giorni sono stati interrogati vicini, amici e parenti e sono stati raccolti vari elementi che hanno consentito di chiudere in men che non si dica l’indagine.
Altro padre padrone
Gli stessi carabinieri si sono occupati anche del secondo caso, sfociato con la condanna a due anni e due mesi di reclusione più il risarcimento, di un uomo di 45 anni, residente a Pralungo (avvocato Luca Recami), anche lui accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie e dei figli. In almeno otto occasioni (stando ai referti medici allegati alla denuncia), l’uomo avrebbe fatto finire la moglie in ospedale. L’avrebbe spinta facendola cadere per le scale, picchiata a pugni e a calci, insultata e mortificata con cadenza giornaliera. Le botte sarebbero state rifilate anche ai due figli piccoli in svariate occasioni. I fatti sono avvenuti a Dorzano dal 2009 al 2013.
V.Ca.
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