Nata Aib Valdilana: «Ora nuova sede»
I volontari di Trivero, Valle Mosso e Soprana insieme, no di Mosso.
Nata Aib Valdilana: «Ora nuova sede».
Un’altra fusione per Valdilana. Dopo quella tra i Comuni, partita il 1° gennaio scorso e che ha coinvolto Trivero, Mosso, Valle Mosso e Soprana, anche il Corpo antincendi boschivi dell’area ha unito le forze facendo nascere l’Aib Valdilana che comprende i volontari dei nuclei di Trivero, Valle Mosso e Soprana per un totale di trenta persone tra cui tre donne. Mosso, per il momento, ha deciso di restare fuori.
Il caposquadra
Fabrizio Balassi è un volontario della prima ora. Dal 2000 è stato responsabile della squadra di Strona e poi di Valle Mosso. Oggi ha 54 anni ed è stato tra i promotori dell’iniziativa: «Abbiamo semplicemente preso la palla al balzo grazie alla fusione - spiega il caposquadra - se ne parlava già da tempo e quando ho sentito i colleghi delle altre squadre, è emersa la volontà di unirsi. Ora lavoriamo su tre sedi distaccate ma utilizziamo molto di più quella di Trivero per motivi di spazio. Averne una sola a disposizione sarebbe l’ideale».
Le sedi
Ora Aib Valdilana è operativa su tre sedi: a Valle Mosso in un’area a fianco della caserma dei carabinieri, a Trivero, nei locali dell’ex scuola Guala, e a Soprana, in frazione Vioglio, casa delle associazioni: «Averne una sola sarebbe il massimo - prosegue Balassi - ma serve un posto grande, ad uso gratuito, perché non possiamo permetterci di pagare affitti e far fronte a spese fisse non è possibile. Sappiamo che di saloni vuoti in vallata ce ne sono moltissimi, ma le persone sono restie a concederli ad uso gratuito». Sei, invece, i mezzi utilizzati (di cui uno è da sostituire) più molta attrezzatura indispensabile. Intanto la nuova amministrazione comunale di Valdilana, che uscirà dalle elezioni in programma il 26 maggio, avrà il compito di firmare una nuova convenzione che riunirà forze istituzionali e volontarie, come indicato dalla normativa nazionale, per contrastare pericoli, attraverso la prevenzione, e intervenire su incendi e fenomeni che mettono a rischio il territorio. Chissà che proprio la nuova giunta non possa aiutare l’Aib Valdilana a trovare una sistemazione definitiva e adeguata.
Aiuti costanti
La Regione Piemonte ha dato vita progressivamente, negli ultimi dieci anni, ad un vero e proprio sistema Aib, in grado di intervenire sugli incendi boschivi con efficacia ed efficienza. Le squadre di volontari provenienti dalla valle di Mosso non si limitano ad effettuare interventi sul loro territorio di competenza, in stretta collaborazione con Vigili del Fuoco e Protezione Civile, ma fanno sentire la propria presenza praticamente ovunque: «Difficile dare una media annuale dei nostri interventi - afferma il caposquadra - dipende molto dai fattori climatici e, ovviamente, dalla siccità. Nei primi tre mesi del 2019 abbiamo già fatto molto. Nel 2018 siamo andati a Cuorgnè, in provincia di Torino, per aiutare a spegnere un grosso incendio che ha colpito un’area vastissima. Ricordo anche i viaggi a L’Aquila e a Norcia per il terremoto oppure per gli incendi in Liguria. Siamo operativi sempre e questo ci è riconosciuto».
Il no di Mosso
Il caposquadra dell’Aib di Mosso, Mario Germanò, dirige sedici volontari: «Sono volontario da sedici anni e responsabile da tredici. Al momento abbiamo pensato di non aderire - si limita a dire - perché potremo essere un serbatoio di risorse. Detto questo, nessuna porta è chiusa definitivamente».
Lorenzo Lucon