Via Francigena, il cammino dello spirito passa per Viverone

A Ivrea, convegno sulla Via Francigena e sulle sue potenzialità turistiche. In Piemonte ‘camminatori’ in forte aumento, ma territori non sempre pronti ad accoglierli.

Via Francigena, il cammino dello spirito passa per Viverone
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Il percorso della Via Francigena
Il percorso della Via Francigena

Li chiamano ‘pellegrini’, anche se la motivazione che li spinge a partire non è necessariamente religiosa: sono sempre più numerosi coloro che percorrono i ‘cammini dello spirito’. E se il più celebre - quello di Santiago de Compostela – comincia a essere un po’ inflazionato, ad avvantaggiarsene sono i percorsi meno noti, come la Via Francigena: forse meno attrezzati ma certo meno affollati e più 'genuini'.

A Ivrea, convegno sulla Via Francigena in Piemonte

Il convegno sulla Via Francigena al Teatro Giacosa di Ivrea

Se ne è parlato il 9 novembre scorso a Ivrea, nel convegno “La Via Francigena in Piemonte. Risultati raggiunti e prospettive future per la valorizzazione del territorio” - organizzato da Regione Piemonte, Città di Ivrea e Turismo Torino in occasione dell'assemblea generale dell'Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) - che ha visto un confronto tra le esperienze piemontesi e le migliori pratiche a livello nazionale ed europeo, in un teatro Giacosa gremito di rappresentanti dell’itinerario italiani e stranieri, associazioni e operatori turistici.

Numeri in forte crescita

Il quadro emerso è quello di una iniziativa in grande e costante crescita: 500 i comuni europei toccati dall’itinerario, che nel 2017 ha visto ben 45mila ‘camminatori’ richiedere la credenziale ufficiale. Per quanto riguarda il Piemonte, che solo nel 2004 ha aderito al progetto, i numeri sono ancora piccoli ma tutti i punti tappa della nostra regione rilevano una domanda in forte aumento, quadruplicata negli ultimi cinque anni. Da un lato infatti la Via Francigena risponde, come tutti i cammini, alle nuove esigenze di un turismo ‘lento’ e sostenibile, dall’altro il tratto piemontese è in grado di offrire un percorso estremamente vario, adatto a tutti, attraverso territori poco noti, ricchi di testimonianze storico-artistiche e di incredibili bellezze paesaggistiche.

La via Francigena presso la Cella di San Michele, a Viverone
La via Francigena presso la Cella di San Michele, a Viverone

L'identikit del 'pellegrino'

Ma chi sono i ‘pellegrini’ che percorrono le tappe piemontesi? Sebbene non ci siano dati ufficiali, l’identikit tracciato dagli operatori locali coincide: sono per circa metà stranieri (quasi il 10% arriva da fuori Europa, qualcuno perfino dal Sud America o dalla Corea del Sud), di diverse fasce d’età (con molti over 60), in genere istruiti e molto interessati ai territori che attraversano. Parecchi (dal 30 al 40%, di cui oltre un terzo sono donne) viaggiano soli, e una fetta crescente (che nelle tappe pianeggianti raggiunge il 20) si muove in bici. Ma solo una piccola quota (meno del 10%) percorre l’intero cammino: la maggior parte fa brevi percorsi, di 3-7 giorni, limitandosi ad alcune tappe.

Simona Perolo

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