Bessa 'malata', i cumuli delle aurifodine a rischio
Il parco fa rete con le associazioni. Ma senza manutenzione i 'cumuli', testimonianza della aurifodinae romane, finiranno sommersi dalla vegetazione.

Quest’anno la tradizionale festa di Vermogno ha portato una novità importante: una convenzione tra l'Ente parco e le associazioni locali per valorizzare la Bessa dal punto di vista ambientale, culturale e turistico.

La Bessa fa 'rete'
L’annuncio è stato dato dal management dell’Ente di gestione e dai rappresentanti delle associazioni coinvolte: in primis le realtà che da anni tengono viva la piccola frazione - Vermogno Vive, l’Associazione biellese cercatori d’oro e l’Ecomuseo Valle Elvo e Serra, a cui fa capo il Museo dell’Oro e della Bessa - e poi le altre associazioni attive nella zona: le Pro Loco di Cerrione, Zubiena e Mongrando, l’associazione Famiglie della Serra, e il gruppo ‘L Pais ‘d Mongrand.

Le associazioni: "Bene, ma la Bessa ha bisogno di manutenzione"

“Siamo felici – ha commentato Andrea Polidori, vicepresidente di Vermogno Vive – di questa importante stretta di mano tra istituzioni e realtà sociali, che speriamo inauguri una stagione positiva per la Bessa, finora considerata una realtà periferica nel vasto territorio amministrato dall’Ente. Ma la convenzione deve anche offrire l’opportunità di un confronto sui problemi, a partire dalla gestione dell’area. La nostra associazione si mette a disposizione, ma l’Ente deve affrontare con noi i nodi strutturali della Bessa, che sono tanti: a partire dai ‘cumuli’ che, se non si interviene per contenere la crescita di piante e arbusti, tra cinquant’anni potrebbero essere del tutto sommersi dalla vegetazione.”
Il direttore Franchina: "Poche risorse, vanno gestite bene"

È vero, c’è un problema di risorse scarse: ma proprio per questo è necessaria una ripartizione oculata e razionale dei pochi soldi disponibili. Un problema che l’Ente parco non sembra ancora avere risolto, come ha confermato il direttore Benedetto Franchina: “Trovare i soldi è difficile ma non impossibile; la cosa difficile è gestirli efficacemente: individuare le priorità su cui concentrare le risorse, programmare gli interventi, anziché correre dietro alle emergenze, dare certezza e continuità agli interventi. E poi istituire un efficace sistema di controllo: questo è uno degli obiettivi del mio mandato, su cui sto concentrando i miei sforzi".
Simona Perolo