Il vescovo Farinella: «Giovani, camminiamo insieme» VIDEO FOTO

L’accoglienza a San Filippo, poi la processione in Duomo: «Un chiasso indimenticabile».

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Partire dai giovani, camminando con e verso di loro. La sfida che la Chiesa ha lanciato con il percorso sinodale è stata accolta e portata avanti dal vescovo Farinella che ha scelto di cominciare il suo episcopato a Biella incontrando i ragazzi e le ragazze della Diocesi, prima della cerimonia in Duomo (fotoservizio Marco Canova).

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Il vescovo Farinella chiama i giovani biellesi

Camminare insieme. Il vescovo Farinella è arrivato intorno alle 12.30 nel cortile della chiesa di San Filippo, dove più di cento giovani lo stavano aspettando. Li ha salutati uno ad uno, ringraziando per l’accoglienza e sottolineando l’importanza del «camminare insieme». Una frase ripetuta più volte, anche nelle risposte alle domande che alcuni dei giovani presenti gli hanno rivolto nell’incontro successivo in Chiesa. «Io ho iniziato il mio percorso sacerdotale con i giovani e con i ragazzi - ha spiegato - per questo, sono molto contento di essere qui con voi oggi». Sono stati consegnati al vescovo, un quadro con alcune foto dei giovani della Pastorale giovanile e un pastorale con inciso sulla sommità il motto “Spes messis in semine” scelto da Farinella per il suo episcopato: «Non abbiate paura, come diceva Giovanni Paolo II, di aprire le porta a Cristo. Rispondete al Signore che chiama: se il chicco di grano caduto in terra muore, produrrà frutto».

Il dialogo con gli scout

Dono e preghiera. La domanda di Alice, giovane scout, ha spostato il focus sul servizio. «Bisogna intenderlo nel significato cristiano del termine - ha risposto il vescovo Farinella -. Pensiamo a Gesù che lava i piedi: un gesto umile, che sceglie consapevolmente di fare lui. Il Signore ci ha chiamati e noi dobbiamo continuare questa bella avventura, mettendoci al servizio con questo atteggiamento del cuore che riconosce la bellezza del dono del Signore. Per noi cristiani servire è regnare, è la nostra vita». Una domanda che il vescovo ha definito «birichina, o meglio da cento milioni di dollari» ha chiuso l’incontro dei giovani. «Cosa chiederei a Dio se ce l’avessi davanti? Ogni giorno ciascuno di noi nella preghiera, chiede al Signore “che cosa vuoi che io faccia per te”. Il Signore ci risponde, ma abbiamo bisogno per arrivare alla sorgente di scavare. Qualche volta con altre persone, altre volte tocca a noi scavare nella roccia con le nostre mani. Gli direi: Signore, grazie. Mi hai chiamato in questa avventura, come pastore e padre della chiesa che sto imparando a conoscere. o sto facendo anche grazie al vostro volto e alle vostre domande che dimostrano che avete tanta voglia di camminare assieme: chi si fa le domande, è già sulla via della ricerca».

 

 

La “camminata”. Dopo l’incontro, i giovani hanno accompagnato in piazza Duomo il nuovo vescovo, con un lungo corteo animato da battiti di mano e canti. Un “chiasso” che il vescovo ha commentato in conclusione alla celebrazione: «Giovanni Paolo II avrebbe detto che Biella ha sentito questo chiasso e non lo dimenticherà a mai».
Luca Rondi

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