Maraoui, azzurra d'argento nella maratona europea
Atletica, affermazione a squadre con l'Italia sul podio a Berlino.
Sorride Fatna Maraoui abbracciata alle compagne di squadra sul podio dei Campionati Europei di Berlino. E ne ha ben donde, dopo 42,195 chilometri di fatica, sforzo e sofferenza la 41enne portacolori dell'Esercito ha raccolto un bel 14° posto individuale e soprattutto l'argento nella classifica per Nazioni, una medaglia che entra a tutti gli effetti nel medal table azzurro della rassegna continentale terminata ieri nella capitale tedesca: «Sono contenta per come l'ho preparata con mia mamma tanto malata - ha detto Fatna che si è allenata in altura in Marocco lontano dalla famiglia e dai figli Nora e Denis -, questo argento lo dedico a lei, sono veramente felice».
Maraoui, azzurra d'argento a Berlino
Maraoui, che è nata a Beni Betaou in Marocco e vive da diversi anni a Cerrione, ha fermato il cronometro sulle 2 ore 34' 48”, un tempo più che sufficiente per regalare all'Italia il 2° posto nella graduatoria per team. Fondamentali per il risultato il sesto posto di Sara Dossena (2h27'53'') e l'ottavo di Catherine Bertone (2h30'06'') per una somma dei tempi delle prime tre azzurre di 7h32'46'', superate soltanto dalla Bielorussia (che piazza tre maratonete tra le prime cinque e conclude in 7h21'54'') ma decisamente meglio della Spagna (7h44'06'').
Sul percorso di 10 km (da ripetere quattro volte)con start e finish da Breitscheidplatz e passaggi dalla Colonna della Vittoria, il Reichstag, la Porta di Brandeburgo, il memoriale dell'Olocausto e Potsdamer Platz, la biellese allenata da Fabio Martelli ha condotto una prova molto attenta con una buona distribuzione dello sforzo e passaggi ai 10 km in 35'20''(in 13esima posizione) e alla mezza in 1h15'34'' (undicesima). In chiave individuale, l'oro europeo è andato alla favorita bielorussa Volha Mazuronak (2h26'22'') nonostante un'attacco di epistassi nelle fasi iniziali. Vittoria in volata negli ultimi cento metri sulla francese Clemence Calvin (2h26'28'') mentre il bronzo lo guadagna l'ex sciatrice di fondo ceca Eva Vrabcova-Nyvltova (2h26'31'') staccata negli ultimi due chilometri. Buone le prove delle azzurre, e in particolare della triatleta bergamasca Dossena che alla seconda maratona in carriera diventa l'undicesima italiana di sempre e migliora il PB di quasi due minuti (1'40'') rispetto all’esordio dello scorso novembre a New York (2h29'39'', sesta).
Sul podio anche la biellese adottiva Bertone
Su livelli sempre molto alti la gara della quarantaseienne Bertone che ha vissuto e lavorato a Biella per diversi anni dove ha conosciuto il marito podista Gabriele Beltrami e il suo coach Roberto Rastello: «Il mio obiettivo era entrare nelle dieci e contribuire alla medaglia - ha detto la pediatra valdostana-. Volevo anche fare il personale, ma oggi è stata una gara molto particolare e non ce l’ho fatta, sarà per la prossima. Oggi sono contenta perché c’era tutta la mia famiglia a tifarmi».
Oro. Appena dopo la gara femminile si è conclusa la maratona maschile che ha visto l'azzurro Yassine Rachik al 3° posto e il team Italia conquistare l'oro, a confermare la grande tradizione azzurra nella specialità.
Roberto Lanza