IronBiella Triathlon, storico accordo tra società per crescere i giovani
Intesa di collaborazione con Ucab, Ugb Bugella, Dynamic Sport, Insport e Pralino per avere tecnici e strutture per formare.
IronBiella Triathlon, storico accordo tra società biellesi per crescere i giovani. Se l’unione fa la forza, Biella questa volta ha già vinto. Il proverbio si concretizza, infatti, in un nuovo progetto, di grande respiro, che coinvolge ben sei realtà sportive biellesi. In un mondo che tende a dividere, questa volta a Biella si unisce. Ed è già una notizia.
IronBiella Triathlon, storico accordo tra società
Nei giorni scorsi, infatti, negli studi di AssiBiella Unipol Assicurazioni la presidenza dell'IronBiella Triathlon, società nata nel 1996, ha lanciato una bella sfida al mondo sportivo giovanile: un tavolo di lavoro (nella foto) per avvicinare i ragazzi alla triplice disciplina, ma anche per orientarli verso altri sport e, soprattutto, per invogliarli a non abbandonare la pratica sportiva. Educativo. «Lo sport ha una valenza sociale spesso sottovalutata - ha commentato Beatrice Lanza, ex triathleta olimpionica, oggi coordinatrice di un corso per i più piccoli alla Pralino di Sandigliano -; è importante lavorare su questo aspetto: i giovani devono essere stimolati e l'allenamento in gruppo è senza dubbio il primo passo da fare».
I protagonisti del patto per i giovani biellesi
La squadra. Giuseppe Lanza (presidente IronBiella) e i suoi consiglieri hanno incontrato Enrico Rubino (direttore tecnico di Dynamic Sport, società di nuoto), Filippo Borrione (presidente UCAB Biella, ciclismo), Anselmo Cagni (tecnico UCAB Biella), Lodovico Meliga (presidente UGB, atletica leggera), Pietro Abrignani (tecnico UGB), Beatrice Lanza (vice-presidente Pralino Sport) e Gabriele Pivano (coordinatore Insport – Centro Sportivo Massimo Rivetti). «Il triathlon è uno sport che unisce tre diverse discipline: il nuoto, il ciclismo e l'atletica leggera – ha spiegato Giuseppe Lanza –; IronBiella ha scelto di unire le forze per raggiungere un importante obiettivo: promuovere la pratica sportiva collaborando attivamente con le realtà del territorio. Sono onorato di poter lavorare a più mani ad un progetto tanto importante, volto alla crescita dei vivai giovanili non soltanto nel triathlon, ma in tutte le discipline coinvolte».
Esperienza diretta. «Frequentando i campi gara ci siamo resi conto che la crescita del movimento triathlon è possibile soltanto con il supporto delle società giovanili – ha aggiunto Alberto Angelino, consigliere IronBiella e atleta –; per questo abbiamo voluto coinvolgere Dynamic, UCAB e UGB/Bugella in rappresentanza delle tre diverse discipline. La preziosa collaborazione di Pralino Sport e Insport è fondamentale per la gestione, per la logistica e per l'utilizzo delle strutture».
Parlano i partner nel nuoto, ciclismo e atletica
Gli intenti. I rappresentanti delle società coinvolte hanno apprezzato la proposta, condividendone gli intenti: «Dynamic Sport è ben contenta di iniziare questa nuova avventura perché da sempre crediamo nelle collaborazioni e nella formazione multilaterale e multidisciplinare dei ragazzi. Offrire ai nostri nuotatori l'opportunità di scoprire il mondo del triathlon è assolutamente in linea con i nostro modo di vedere lo sport giovanile», ha commentato Enrico Rubino.
Novità. Positiva anche la risposta di Filippo Borrione di Ucab 1925: «Questo progetto riflette un nuovo modo di pensare lo sport, dando maggior specificità agli allenamenti con tecnici professionisti che preparano l'atleta su tre discipline. Se si avrà pazienza si otterranno grandi risultati. Inoltre, il progetto potrebbe anche prendere nuove direzioni: un atleta che ha sempre nuotato potrebbe appassionarsi di atletica o ciclismo o viceversa, dando così la possibilità ai ragazzi di seguire le loro inclinazioni».
Anti dispersione. Sulla stessa linea di pensiero, Lodovico Meliga ha aggiunto che «la dispersione di forze è sempre stata all'ordine del giorno nel mondo dello sport biellese, e in particolare in quello dell’atletica leggera, mentre i progetti di collaborazione tra società sono una ricchezza per gli atleti. Purtroppo, invece, spesso si va nella direzione opposta perché mancano unione di intenti e volontà. Ripartire con nuove proposte è un grande passo».
Benedetta Lanza