Cadavere in valigia ad Alice Castello: arriva il patologo legale del caso Gambirasio

Cadavere in valigia ad Alice Castello: arriva il patologo legale del caso Gambirasio
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ALICE CASTELLO, Potrebbe essere di una donna, esile, minuta, il cadavere ritrovato rannicchiato in posizione fetale in una valigia di tela di colore scuro tra rovi e sterpaglie ormai secchi per l’avanzare dell’autunno, lungo la strada di Cascina La Mandria, al confine tra Alice Castello e Cavaglià, a poca distanza dal polo tecnologico e dalla discarica da una parte e dall’autostrada A4 e dal raccordo della A5 dall’altra.

Sono solo indiscrezioni che per ora non trovano conferma per il giustificato riserbo mantenuto in queste concitate ore dagli investigatori dei carabinieri e dalla Procura di Vercelli, titolare dell’inchiesta. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione, con le ossa ormai visibili. Non è detto che il corpo non possa appartenere a una persona del Biellese o del Vercellese. Se è vero che non ci sono segnalazioni di persone scomparse di recente, è anche vero che chi ha nascosto quel corpo potrebbe non averne denunciato la scomparsa. Si presume che il cadavere si trovasse in quel punto da almeno sei mesi. A dare tutte le risposte alle tante domande della Procura, sarà il medico legale di Milano, Cristina Cattaneo, già patologo legale nel caso della piccola Yara Gambirasio.

Valter Caneparo

Per saperne di più leggi l’Eco di Biella in edicola


ALICE CASTELLO, Potrebbe essere di una donna, esile, minuta, il cadavere ritrovato rannicchiato in posizione fetale in una valigia di tela di colore scuro tra rovi e sterpaglie ormai secchi per l’avanzare dell’autunno, lungo la strada di Cascina La Mandria, al confine tra Alice Castello e Cavaglià, a poca distanza dal polo tecnologico e dalla discarica da una parte e dall’autostrada A4 e dal raccordo della A5 dall’altra.

Sono solo indiscrezioni che per ora non trovano conferma per il giustificato riserbo mantenuto in queste concitate ore dagli investigatori dei carabinieri e dalla Procura di Vercelli, titolare dell’inchiesta. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione, con le ossa ormai visibili. Non è detto che il corpo non possa appartenere a una persona del Biellese o del Vercellese. Se è vero che non ci sono segnalazioni di persone scomparse di recente, è anche vero che chi ha nascosto quel corpo potrebbe non averne denunciato la scomparsa. Si presume che il cadavere si trovasse in quel punto da almeno sei mesi. A dare tutte le risposte alle tante domande della Procura, sarà il medico legale di Milano, Cristina Cattaneo, già patologo legale nel caso della piccola Yara Gambirasio.

Valter Caneparo

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