Salve le poste di 13 piccoli Comuni
Blocco della chiusura per gli uffici postali di 120 Comuni piemontesi. E via alla sperimentazione di nuovi servizi in ambito economico, sanitario e digitale a favore dei cittadini. E’ un successo che interessa anche 13 Comuni biellesi - Valdengo, Cerreto Castello, Quaregna, Mottalciata, Gifflenga, Castelletto Cervo, Brusnengo, Masserano, Villa del Bosco, Massazza, Villanova, Salussola, Cavaglià - quello con cui si è conclusa la trattativa condotta da Anci (tramite il vicepresidente e sindaco di Valdengo Roberto Pella, il presidente piemontese Alberto Avetta e il vicepresidente Gianluca Forno) con Regione e Poste Italiane.
Protocollo. Prosegue così il percorso di attuazione del protocollo d'intesa sottoscritto lo scorso mese di gennaio dai tre soggetti. Proprio nei giorni scorsi, a Gifflenga, Gianluca Forno ha incontrato una dozzina di sindaci del territorio per parlare dei nuovi progetti che Poste Italiane si avvia a sperimentare in diverse province, tra le quali Biella e Vercelli. «Anci Piemonte, Regione e Poste Italiane - ha spiegato il vicepresidente e coordinatore dei Comuni e Piccoli Comuni di Anci Piemonte - si prefiggono come obiettivo per il 2018/2019 non solo il blocco della chiusura degli uffici postali per i piccoli Comuni, ma anche l’erogazione di nuovi servizi per i cittadini in ambito economico, dei servizi sanitari e di identità digitale. Nella sperimentazione sono coinvolti oltre 120 Comuni».
Secondo quanto previsto, in particolare, nei centri interessati non sarà solo scongiurato il rischio di chiusura dei presidi postali, ma saranno introdotte importanti novità: dalla consegna a domicilio della pensione a quella dei farmaci, sino all’assegnazione a ciascun residente di un’identità digitale in grado di consentire l’accesso (mediante una sola password valida per tutti i supporti) ai servizi online della pubblica amministrazione.
A presidiare la questione anche il vicepresidente vicario di Anci nazionale e sindaco di Valdengo, Roberto Pella, portavoce dei Comuni nei tavoli tecnici organizzati a livello nazionale. «La difesa dei piccoli Comuni e la tutela delle peculiarità dei nostri territori – spiega Pella – sono da tempo all’attenzione dell’Anci a ogni livello e, a questo proposito, ringrazio l’associazione piemontese per il gran lavoro svolto a sostegno dei Comuni. Una vicenda, quella della razionalizzazione dei servizi postali, alla quale tengo in modo particolare e che ho seguito fin dall’inizio partecipando ai vari tavoli ministeriali. In questo senso, la legge sui Piccoli Comuni approvata di recente accoglie molte delle nostre istanze». «In questi mesi – ricorda infine Gianluca Forno - Poste Italiane ha manifestato la propria disponibilità ad erogare il servizio di tesoreria agli enti locali che ne abbiano necessità. In merito sono giunte molte segnalazioni di gare deserte. Anci Piemonte si prepara pertanto ad avviare un’indagine conoscitiva al fine di verificare le reali esigenze dei Comuni associati. Nei prossimi giorni sarà inoltrato un questionario di veloce compilazione per raccogliere informazioni utili alla definizione dell’iniziativa. Invitiamo fin d’ora tutti sindaci a rispondere celermente alle domande che riceveranno nei prossimi giorni per via telematica».
V.B.
Blocco della chiusura per gli uffici postali di 120 Comuni piemontesi. E via alla sperimentazione di nuovi servizi in ambito economico, sanitario e digitale a favore dei cittadini. E’ un successo che interessa anche 13 Comuni biellesi - Valdengo, Cerreto Castello, Quaregna, Mottalciata, Gifflenga, Castelletto Cervo, Brusnengo, Masserano, Villa del Bosco, Massazza, Villanova, Salussola, Cavaglià - quello con cui si è conclusa la trattativa condotta da Anci (tramite il vicepresidente e sindaco di Valdengo Roberto Pella, il presidente piemontese Alberto Avetta e il vicepresidente Gianluca Forno) con Regione e Poste Italiane.
Protocollo. Prosegue così il percorso di attuazione del protocollo d'intesa sottoscritto lo scorso mese di gennaio dai tre soggetti. Proprio nei giorni scorsi, a Gifflenga, Gianluca Forno ha incontrato una dozzina di sindaci del territorio per parlare dei nuovi progetti che Poste Italiane si avvia a sperimentare in diverse province, tra le quali Biella e Vercelli. «Anci Piemonte, Regione e Poste Italiane - ha spiegato il vicepresidente e coordinatore dei Comuni e Piccoli Comuni di Anci Piemonte - si prefiggono come obiettivo per il 2018/2019 non solo il blocco della chiusura degli uffici postali per i piccoli Comuni, ma anche l’erogazione di nuovi servizi per i cittadini in ambito economico, dei servizi sanitari e di identità digitale. Nella sperimentazione sono coinvolti oltre 120 Comuni».
Secondo quanto previsto, in particolare, nei centri interessati non sarà solo scongiurato il rischio di chiusura dei presidi postali, ma saranno introdotte importanti novità: dalla consegna a domicilio della pensione a quella dei farmaci, sino all’assegnazione a ciascun residente di un’identità digitale in grado di consentire l’accesso (mediante una sola password valida per tutti i supporti) ai servizi online della pubblica amministrazione.
A presidiare la questione anche il vicepresidente vicario di Anci nazionale e sindaco di Valdengo, Roberto Pella, portavoce dei Comuni nei tavoli tecnici organizzati a livello nazionale. «La difesa dei piccoli Comuni e la tutela delle peculiarità dei nostri territori – spiega Pella – sono da tempo all’attenzione dell’Anci a ogni livello e, a questo proposito, ringrazio l’associazione piemontese per il gran lavoro svolto a sostegno dei Comuni. Una vicenda, quella della razionalizzazione dei servizi postali, alla quale tengo in modo particolare e che ho seguito fin dall’inizio partecipando ai vari tavoli ministeriali. In questo senso, la legge sui Piccoli Comuni approvata di recente accoglie molte delle nostre istanze». «In questi mesi – ricorda infine Gianluca Forno - Poste Italiane ha manifestato la propria disponibilità ad erogare il servizio di tesoreria agli enti locali che ne abbiano necessità. In merito sono giunte molte segnalazioni di gare deserte. Anci Piemonte si prepara pertanto ad avviare un’indagine conoscitiva al fine di verificare le reali esigenze dei Comuni associati. Nei prossimi giorni sarà inoltrato un questionario di veloce compilazione per raccogliere informazioni utili alla definizione dell’iniziativa. Invitiamo fin d’ora tutti sindaci a rispondere celermente alle domande che riceveranno nei prossimi giorni per via telematica».
V.B.