Appartiene a una donna di un’età presumibile compresa tra i 50 e i 60 anni, il cadavere nascosto in una valigia trovata il 4 novembre scorso in un’area boschiva compresa tra Alice Castello e Cavaglià, a poca distanza dallo svincolo dell’autostrada A4. Sono le prime risposte dell’esame autoptico effettuato dal medico legale di Milano, Cristina Cattaneo. L’avanzato stato di decomposizione del corpo, favorito da una lunga esposizione all’aperto, non ha al momento permesso di aggiungere ulteriori dettagli ai quesiti voluti dalla Procura di Vercelli e dagli investigatori dei carabinieri, coordinati nelle loro attività dal sostituto procuratore Francesco Alvino. Sono pertanto previsti ulteriori accertamenti da parte della famosa patologa milanese nel tentativo di evidenziare nuovi elementi. L’obiettivo resta uno solo: dare un nome alla sconosciuta.
V.Ca.
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Appartiene a una donna di un’età presumibile compresa tra i 50 e i 60 anni, il cadavere nascosto in una valigia trovata il 4 novembre scorso in un’area boschiva compresa tra Alice Castello e Cavaglià, a poca distanza dallo svincolo dell’autostrada A4. Sono le prime risposte dell’esame autoptico effettuato dal medico legale di Milano, Cristina Cattaneo. L’avanzato stato di decomposizione del corpo, favorito da una lunga esposizione all’aperto, non ha al momento permesso di aggiungere ulteriori dettagli ai quesiti voluti dalla Procura di Vercelli e dagli investigatori dei carabinieri, coordinati nelle loro attività dal sostituto procuratore Francesco Alvino. Sono pertanto previsti ulteriori accertamenti da parte della famosa patologa milanese nel tentativo di evidenziare nuovi elementi. L’obiettivo resta uno solo: dare un nome alla sconosciuta.
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