Mongrando: incendio in un magazzino tessile

Pubblicato:
Aggiornato:

Mongrando: incendio
in un magazzino tessile
A fuoco 350mila chilogrammi di materiale stoccato

 
 

Un capannone industriale di 1.500 metri quadrati adibito a magazzino è andato completamente distrutto dalle fiamme che si sono propagate nella notte tra mercoledì e giovedì in via Cerrione, a Mongrando. Ben 350mila chilogrammi di materiale tessile sono andati letteralmente in fumo.
 

Mongrando: incendio
in un magazzino tessile

A fuoco 350mila chilogrammi di materiale stoccato


 

Un capannone industriale di 1.500 metri quadrati adibito a magazzino è andato completamente distrutto dalle fiamme che si sono propagate ieri notte in via Cerrione, a Mongrando. Ben 350mila chilogrammi di materiale tessile sono andati letteralmente in fumo. Un danno elevatissimo per la Sfilacciatura Mb, azienda ben avviata che, nonostante la congiuntura econimica non favorevole di lavoro ne aveva sempre. «Ad una prima analisi dei fatti mi sento di escludere il dolo - dice il perito dell’assicurazione accorso sul posto nella mattinata di ieri -, probabilmente le fiamme si sono propagate per autocombustione». 

 Sul posto sono immediatamente accorsi i Vigili del fuoco del comando di Biella che hanno dovuto lavorare tutta la notte e buona parte della giornata di oggi per domare l’incendio. Le venti unità operative, tra cui anche i volontari del distaccamento di Ponzone, hanno utilizzato due  autopompe serbatoio e tre autobotti, rifornendosi nel vicino torrente. La seconda squadra, accorsa a dare il cambio alle 8 di ieri, era invece composta da una decina di unità.
«Questo non è proprio un bel periodo per noi. Domenica scorsa abbiamo seppellito nostro padre, Ezio Brocca, morto per un male incurabile a 68 anni, e oggi questo incendio». A parlare sono Massimo (l’unico che lavora in azienda), Gabriella e Lorena, i figli dell’ex titolare della Sfilacciatura Mb che guidava l’attività insieme alla moglie Carla. «Lavoriamo, nonostante la crisi, ma questo è proprio un brutto colpo» dicono.

4 dicembre 2008

 

Seguici sui nostri canali