'Così ho evitato una strage'

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"Così ho evitato
una strage"

Cerreto, disoccupato fa scoppiare la casa per evitare lo sfratto. Il racconto del vigile

(9 DIC) - «Ho bussato, mi ha aperto senza alcun problema. Era gentile, disponibile, sembrava aver perfettamente capito la situazione. Non avrei mai immaginato che dopo pochi minuti sarebbe successo il finimondo». E’ giovedì mattina, e sono passate poche ore da quando un cittadino marocchino residente nel complesso popolare di via Roma 3, a Cerreto Castello, ha riempito di gas il proprio appartamento e l’ha incendiato, provocando un forte scoppio, per sfuggire allo sfratto causato da circa 5mila euro di arretrati dovuti all’Atc. Mario Rivazio, il vigile urbano che  si è recato nell’abitazione dell’uomo, Meftah Bowchaib, 51 anni, per notificare il provvedimento,  è ancora visibilmente scosso. Non avrebbe molta voglia di parlare, ma lo fa. E incalzato dalle domande ripercorre gli attimi di paura appena vissuti.
 

 

"Così ho evitato una strage"
Cerreto, disoccupato incendia la casa per evitare lo sfratto. Il racconto del vigile

 
 

«Ho bussato, mi ha aperto senza alcun problema. Era gentile, disponibile, sembrava aver perfettamente capito la situazione. Non avrei mai immaginato che dopo pochi minuti sarebbe successo il finimondo». E’ giovedì mattina, e sono passate poche ore da quando un cittadino marocchino residente nel complesso popolare di via Roma 3, a Cerreto Castello, ha riempito di gas il proprio appartamento e l’ha incendiato, provocando un forte scoppio, per sfuggire allo sfratto causato da circa 5mila euro di arretrati dovuti all’Atc. Mario Rivazio, il vigile urbano che  si è recato nell’abitazione dell’uomo, Meftah Bowchaib, 51 anni, per notificare il provvedimento,  è ancora visibilmente scosso. Non avrebbe molta voglia di parlare, ma lo fa. E incalzato dalle domande ripercorre gli attimi di paura appena vissuti.

«Sapeva bene che dovevo cambiare la serratura e che non potevo rimandare - spiega il vigile -, ma in un primo momento non mi è parso troppo preoccupato. Semplicemente, mi ha chiesto un po’ di tempo per spostare un po’ di mobili, e così ci siamo dati appuntamento a venti minuti dopo». Quel che in realtà è successo, anche secondo le testimonianze dei vicini, è che Bowchaib  ha raggunto un negozio, ha acquistato quattro bombole ed è tornato a casa, dove ha saturato l’aria di gas. «Quando sono tornato - continua Rivazio - nessuno mi ha aperto la porta. Dal corridoio ho sentito lo sfiato della bombola sibilare, poi un forte odore: ho capito subito cosa stava succedendo, così sono corso fuori gridando a tutti di allontanarsi. Poco dopo, ho sentito uno scoppio. I vetri sono andati tutti in frantumi e la porta si è divelta».

Sarebbe potuta accadere una vera e propria strage, se si pensa che nell’appartamento vicino era presente una donna con i quattro figli e che anche altre persone erano nei dintorni, all’interno del condominio. E invece, fortunatamente, l’aria non pienamente satura di gas ha evitato il peggio. A riportare le conseguenze più gravi, alla fine, è stato proprio il marocchino, rimasto ustionato superficialmente sul viso e sulle mani. Qualche problema, ma non grave, anche per un altro inquilino, che nella concitazione della fuga è caduto dalle scale. A intervenire in loro soccorso sono stati i medici del 118, giunti sul posto con i carabinieri e  vigili del fuoco di Biella e Ponzone, i quali hanno constatato l’inagibilità anche dell’appartamento sovrastante a causa del surriscaldamento della soletta. Gli inquilini sono ora ospiti del sindaco in una sistemazione provvisoria.

L’extracomunitario, che non ha un lavoro, era già noto alle autorità del paese. In un primo tempo si era stabilito in un altro condominio, nella zona di via Quintino Sella: qui aveva acquistato un appartamento, ma i mancati pagamenti del mutuo avevano alla fine costretto la banca a riprendersi il bene. Bowchaib si era allora rivolto al Comune, chiedendo una sistemazione, e per qualche tempo aveva addirittura dormito in un furgone sotto il Municipio. Dopo poco tempo gli era stato affidato l’appartamento di via Roma 3, nel complesso al quale alla fine ha lasciato un “ricordo” da 100mila euro di danni. Nella foto, la casa in cui è avvenuto l'incendio

Veronica Balocco

9 dicembre

 

 

                
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