Giocattoli illegali dalla Cina: condannato
Giocattoli illegali dalla Cina: condannato Commerciante orientale di Biella patteggia |
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(20 dic.) E’ sfociata in tribunale una prima piccola tranche di un’indagine a più vasto raggio condotta dalla Guardia di finanza di Biella in materia di sicurezza dei giocattoli, a garanzia della salute dei più piccoli. Nel corso degli ultimi anni, le Fiamme gialle biellesi hanno sequestrato migliaia di giocattoli sprovvisti del marchio “Ce” che attesta la conformità dell’oggetto ai sensi delle leggi europee a garanzia del consumatore. Nel caso specifico, il sequestro di giocattoli era avvenuto il 4 maggio di due anni fa nel negozio “Starplanet” di via Torino a Biella, che si occupa sostanzialmente della vendita di giocattoli d’ogni genere. Imputato si è trovato il titolare, il cinese Xiuding Hu, 28 anni, residente in città, che l’altra mattina è comparso in tribunale e, alla fine, ha patteggiato, davanti al giudice, Andrea Antonio Salemme, una pena a un mese e dieci giorni di reclusione convertita in una multa complessiva di 1.520 euro. |
Giochi illegali dalla Cina |
E’ sfociata in tribunale una prima piccola tranche di un’indagine a più vasto raggio condotta dalla Guardia di finanza di Biella in materia di sicurezza dei giocattoli, a garanzia della salute dei più piccoli. Nel corso degli ultimi anni, le Fiamme gialle biellesi hanno sequestrato migliaia di giocattoli sprovvisti del marchio “Ce” che attesta la conformità dell’oggetto ai sensi delle leggi europee a garanzia del consumatore. Nel caso specifico, il sequestro di giocattoli era avvenuto il 4 maggio di due anni fa nel negozio “Starplanet” di via Torino a Biella, che si occupa sostanzialmente della vendita di giocattoli d’ogni genere. Imputato si è trovato il titolare, il cinese Xiuding Hu, 28 anni, residente in città, che l’altra mattina è comparso in tribunale e, alla fine, ha patteggiato, davanti al giudice, Andrea Antonio Salemme, una pena a un mese e dieci giorni di reclusione convertita in una multa complessiva di 1.520 euro. Il commerciante (difeso dall’avvocato Gianluca Susta che, curiosamente, è tra l’altro parlamentare europeo) era accusato d’aver posto in vendita un buon numero di giocattoli che, in effetti, avevano il marchio “Ce”, ma non quello della Comunità Europea, bensì della “China Express”, con caratteristiche tali - secondo l’accusa - da indurre in inganno il compratore su origine, provenienza e qualità del prodotto. 20 dicembre 2008 |