Oropa, danni per 300 mila euro

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Oropa, danni per
300 mila euro
Neve e tetti caduti. Rotte statue d’una cappella

(20 apr) Per Bill Gates sarebbero poco più che spiccioli. Per il santuario d’Oropa, invece, rappresentano una montagna di soldi che non sarà facile trovare. Ammontano infatti a 300mila gli euro necessari per riparare i tetti danneggiati dalle nevicate invernali. Una cifra enorme, di cui il consiglio d’amministrazione dovrà prendere atto nella prossima assemblea.

 

Oropa, danni per
300 mila euro

Neve e tetti caduti. Rotte statue d’una cappella

Per Bill Gates sarebbero poco più che spiccioli. Per il santuario d’Oropa, invece, rappresentano una montagna di soldi che non sarà facile trovare. Ammontano infatti a 300mila gli euro necessari per riparare i tetti danneggiati dalle nevicate invernali. Una cifra enorme, di cui il consiglio d’amministrazione dovrà prendere atto nella prossima assemblea.  In settimana è previsto l’arrivo da Genova di alcuni periti dell’assicurazione (“La Cattolica”), che dovranno verificare le richieste ricevute e avviare le pratiche per i rimborsi. Con che copertura? E’ quello che si chiedono al santuario, perché le compagnie ripagano i danni in base alle condizioni del bene assicurato. E non tutti i tetti danneggiati dalla massa di neve caduta erano in buono stato. Ora, però, andranno rifatti nuovi e i costi viaggiano su cifre a diversi zeri. Quindi per quanto riguarda i danneggiamenti alla basilica antica è auspicabile un recupero del cento per cento della spesa sostenuta solo pochi anni fa, mentre per quando riguarda il padiglione “Evangelisti”, le cui condizioni non erano buone, è probabile che di soldi se ne vedranno pochi. Servirebbero 50 mila euro (Iva esclusa), ma quanti ne arriveranno alla fine nelle casse del santuario? Un terzo? La metà? «Voglio essere comunque ottimista. Certi problemi li avevamo già avuti in passato e sono sempre stati risolti» dice, fiducioso, Oliviero Girardi, segretario generale del santuario. Per la quota non coperta da rimborsi, si farà richiesta alla Regione Piemonte, nel cui bilancio sono previsti fondi specifici per le calamità naturali. Quasi scontato, inoltre, un aiuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Ma non solo. «Anche il Comune farà la sua parte -  dice, con forza, il sindaco Vittorio Barazzotto -. L’abbiamo sempre fatto. Mi impegnerò affinché da Torino arrivino più soldi possibile, dopodiché anche l’amministrazione comunale non si tirerà indietro». Oltre ai danni da neve, purtroppo, ci sono anche i danni... da imbecilli. L’ultimo in ordine di tempo, nonché il più grave, è avvenuto nei mesi scorsi alla cappella San Giuseppe, dove ignoti hanno rotto alcune statue. «In questi casi c’è pure una componente artistica che rende ancora più costosi i lavori di restauro - commenta, amaramente, Girardi -. Ogni anno l’amministrazione deve far fronte a diverse spese per atti di vandalismo: muretti rotti, cestini danneggiati e altro ancora. Quanto spendiamo? Alcune migliaia di euro». Troppi, perché inutili, pure per le tasche di Bill Gates.
paolo la bua
labua@primabiella.it

20 aprile 2009

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