Formazione in cure palliative a Biella

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Formazione in cure
palliative a Biella
Il progetto della Lilt di Biella si compone di tre workshop
sul ruolo dei familiari dei malati oncologici terminali
 
 
 
(19 apr) Biella ospiterà il Centro di Formazione in Cure Palliative dal quale usciranno i medici e gli infermieri che opereranno a stretto contatto con i malati oncologici allo stadio terminale e con i loro familiari. Il progetto, proposto dalla sezione di Biella della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) e approvato dalla Lega Tumori nazionale, verrà realizzato in città in collaborazione con la Rete di Cure Palliative dell'Asl Bi e l'Associazione Cespi Centro studi Professioni Sanitarie di Torino. Nella foto, da sinistra: la dottoressa Cesarina Prandi (presidente del Cespi), il dottor Mauro Valentini (presidente Lilt Biella) e il dottor Carlo Peruselli (responsabile dell'Unità Operativa Cure Palliative dell'Asl Bi).

 

Formazione in cure
palliative a Biella

Il progetto della Lilt di Biella si compone di tre workshop
sul ruolo dei familiari dei malati oncologici terminali
 



Biella ospiterà il Centro di Formazione in Cure Palliative dal quale usciranno i medici e gli infermieri che opereranno a stretto contatto con i malati oncologici allo stadio terminale e con i loro familiari. Il progetto, proposto dalla sezione di Biella della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) e approvato dalla Lega Tumori nazionale, verrà realizzato in città in collaborazione con la Rete di Cure Palliative dell'Asl Bi e l'Associazione Cespi Centro studi Professioni Sanitarie di Torino.
Tre i workshop nei quali si articolerà l'offerta formativa, raccolti sotto il titolo "Malati alla fine della vita: il ruolo dei familiari".
Il presidente della sezione provinciale della Lega Tumori e consigliere nazionale Lilt, Mauro Valentini, nel corso della presentazione del progetto, venerdì scorso alla Fondazione Crb, ha spiegato le ragioni che sono alla base dell'ambiziosa iniziativa. «Si tratta di un  progetto - ha detto -  nel quale crediamo molto: essere soli, in certi momenti, per i familiari che hanno un proprio caro malato, può diventare tragico. E noi non vogliamo che a tragedia si aggiunga tragedia». Da qui l’importanza di rivolgersi direttamente alle famiglie, perché le cure palliative non riguardano solo il malato, ma coinvolgono anche i suoi familiari che, con l'aiuto e il sostegno di operatori (medici e infermieri) qualificati e professionalmente preparati, devono trasformarsi da "potenziali problemi" a "risorsa", nella gestione della malattia del congiunto.
Tutti e tre i workshop si terranno a Città Studi. Il primo appuntamento è per il 19 e 20 giugno con "Lo studio delle famiglie nei percorsi di cura", tema che sarà affrontato dal professor Marco Marzano dell'Università di Bergamo, dalle dottoresse Monica Agnesone e Laura Vasini dell'Aso San Luigi Orbassano e dalla professoressa Antonella Caforio dell'Università Cattolica di Milano. Si proseguirà il 23 e 24 ottobre con la professoressa Anna Cotugno dell'Università La Sapienza di Roma e il dottor Luciano Orsi dell'Hospice di Crema che affronteranno il tema "La famiglia e i luoghi della cura", per poi terminare con l'ultimo dei tre momenti formativi, il 4 e 5 dicembre, dal titolo "Lavorare con le famiglie", che vedrà nel ruolo di docenti il professor Sandro Spinsanti del Comitato etico degli Ospedali Riuniti di Bergamo, il professor Giovanni Braidi dell'associazione Kairos, e il regista Teo De Luigi.      
Per gli organizzatori, i tre workshop di quest'anno rappresentano un punto di partenza. «Superata la fase di rodaggio - ha spiegato Valentini - il Centro di Formazione in Cure Palliative di Biella dovrebbe essere in grado di proporsi come punto di riferimento a livello nazionale, richiamando in città medici e infermieri in arrivo da ogni parte d'Italia per insegnar loro a "lavorare" non solo con i malati ma anche con i familiari del paziente».
Da domani e per tutta la settimana, intanto, la Lilt di Biella distribuirà nelle scuole biellesi di ogni ordine e grado una mela per la merenda dell’intervallo: l’iniziativa si inserisce nell’ambito di "Una mela al giorno... il piacere che fa star bene", che culminerà, giovedì, in un convegno a Città Studi dedicato all’alimentazione.
Nella foto, da sinistra: la dottoressa Cesarina Prandi (presidente del Cespi), il dottor Mauro Valentini (presidente Lilt Biella) e il dottor Carlo Peruselli (responsabile dell'Unità Operativa Cure Palliative dell'Asl Bi).

19 aprile 2009

 

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