Il trasporto urbano a Biella? Secondo il giudizio del centrodestra, già espresso durante gli anni di opposizione, non è funzionale e va ripensato e cambiato. A dare conferma di questa rivoluzione alle porte è il neo assessore ai trasporti, Marzio Olivero. «L’impostazione attuale - spiega - ha creato diverse lamentele tra l’utenza e la nostra intenzione è quella di rivedere nel breve periodo l’intero piano del trasporto urbano. Abbiamo già iniziato ad analizzare la situazione con i tecnici e crediamo che il ritorno al sistema ad anelli sia molto più funzionale e fruibile».
Dunque potrebbe finire in soffitta il sistema organizzato appena qualche anno fa dall’ex assessore Alberto Zola e basato su quattro linee che tagliano la città e un bus veloce che collega la zona della stazione ferroviaria a Città Studi in dieci minuti. «A partire dalla Linea ad alta mobilità - aggiunge Olivero - che verrà sospesa da lunedì fino al 30 agosto per la pausa estiva. Da settembre porteremo i primi accorgimenti visto che sono stati riscontrati problemi con gli orari. I bus, infatti, non coincidono con le partenze e gli arrivi dei treni, non andando incontro alle esigenze dell’utenza. Molti cittadini che potrebbero utilizzare i bus per raggiungere la stazione ferroviaria, o per tornare a casa, infatti, non lo fanno proprio per questa discrepanza negli orari».
Poi i tecnici provvederanno a ristudiare il sistema. «Con le linee ad anello - aggiunge Olivero - si andavano a coprire molte più zone della città garantendo un servizio efficace. Così com’è ora, invece, a nostro parere non funziona visto che ci sono parecchie vie che non vengono raggiunte, allontanando di fatto gli utenti dal trasporto pubblico. Aggiungo anche che con i capolinea si fa perdere tempo agli autisti, costretti a soste di mezz’ora prima di rimettere i mezzi su strada per ripartire».
La rivoluzione che verrà portata dal Pdl prende in considerazione anche le tariffe per l’utenza, già abbassate di molto dalla precedente amministrazione. «Stiamo facendo i conti per capire le risorse economiche a disposizione - dice l’assessore ai trasporto -. Secondo noi, comunque, ci sono ancora dei margini di manovra per abbassare ulteriormente le tariffe per determinate fasce di utenza. Il trasporto pubblico è un servizio sociale che deve essere garantito e incentivato. Dalle proiezioni che abbiamo fatto ci sarà un leggero calo degli introiti da vendita dei biglietti quest’anno, quantificabile in circa 30mila euro. Analizzeremo i motivi per poi muoverci di conseguenza. Non sappiamo quanto ha inciso la tariffa annuale a un euro per i pensionati a basso reddito. Dovremo capire se erano fruitori del servizio già prima o si sono avvicinati grazie all’offerta».
Enzo Panelli
9 luglio 2009
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