Manca personale, le Poste vanno in tilt

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Marcano i portalettere
le Poste vanno in tilt

L'azienda: "Interverremo". I sindacati non ci stanno:
"Stop agli straordinari per un mese". Intanto disagi

 
 


(13 lug) Le buche delle lettere rimangono inesorabilmente vuote. La corrispondenza arriva ormai a singhiozzo in questa estate post elettorale. E la situazione potrebbe anche precipitare visto che dal prossimo 17 luglio, fino al 16 di agosto fatta esclusione per il 31 luglio, i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione, comunicando che i portalettere non effettueranno più ore di straordinario.  Ma cosa succede all’interno di Poste Italiane?

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Marcano i portalettere
le Poste vanno in tilt

L'azienda: "Interverremo". I sindacati non ci stanno:
"Stop agli straordinari per un mese". Intanto disagi

  



Le buche delle lettere rimangono inesorabilmente vuote. La corrispondenza arriva ormai a singhiozzo in questa estate post elettorale. E la situazione potrebbe anche precipitare visto che dal prossimo 17 luglio, fino al 16 di agosto fatta esclusione per il 31 luglio, i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione, comunicando che i portalettere non effettueranno più ore di straordinario.
 Ma cosa succede all’interno di Poste Italiane? Perché gli utenti sono costretti a subire pesanti disservizi  distribuiti a macchia di leopardo su tutto il territorio provinciale? Secondo l’ufficio stampa dell’azienda il problema dovrebbe essere risolto nel breve periodo. «In coincidenza con l'inizio del periodo estivo - spiega Antonio Sgroi -, sono in corso assunzioni di portalettere con contratti  a termine  chiamati a sostituire i titolari delle zone di recapito che fruiscono dei periodi di ferie programmati. Il processo, che può causare qualche rallentamento nelle consegne durante i primi giorni per la necessità dei nuovi addetti di prendere confidenza con il territorio, ha dovuto scontare anche i problemi causati dalle rinunce di alcuni sostituti già dopo i primi giorni di lavoro».
Sempre secondo Sgroi «la consegna della corrispondenza nelle loro zone, in attesa dell'assunzione di nuovi sostituti, è stata suddivisa, come prevedono le procedure, fra portalettere già impegnati in altre zone di recapito. La coincidenza di una agitazione sindacale che ha proclamato il blocco delle prestazioni straordinarie, ha però ridotto sensibilmente l'efficacia di questa misura».
Per le Poste, però «la situazione è in corso di superamento con il completamento delle assunzioni dei sostituti portalettere resisi necessari, ci scusiamo per i disagi con l’utenza».
Di tutt’altro avviso rispetto alla posizione ufficiale di Poste Italiane è però Calogero Spoto, segretario Slc Cgil. «Durante l’ultima riunione a livello regionale con i vertici delle Poste - dice - ci sono stati forniti dall’azienda dei numeri che ci hanno allarmato. Il Biellese è diviso in 150 zone di recapito della corrispondenza, ma i portalettere in organico a tempo indeterminato sono solo 149. Dunque in numero inferiore già in situazioni di normalità. Il contratto prevede che ci siano invece il 14 per cento in più di portalettere rispetto al numero delle zone. Quando qualche dipendente è a casa in malattia la situazione si complica già durante l’anno, figuriamoci in estate. Ma, evidentemente, per le Poste la matematica è un’opinione». Dunque, secondo il sindacato, nel solo Biellese mancano 22 portalettere assunti a tempo indeterminato.
E.P.

13 luglio 2009

 

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