Neonata salvata dai consigli al telefono di un infermiere del 118
(16 ott) CERRIONE. Grazie alle precise indicazioni di un infermiere in forza alla centrale operativa del “118”, una mamma di Cerrione ha potuto salvare la figlia di tre settimane che stava soffocando a causa probabilmente di un sorso di latte andato di traverso che ha occluso le vie respiratorie. L’allarme è stato dato oggi alle 13 e 57. La mamma ha collaborato, ha seguito le istruzioni alla lettera. Sono state proprio la fiducia dimostrata dalla donna nei confronti dell’esperto del “118” e la sua predisposizione a collaborare, a rendere tutto più semplice e rapido rispetto alla norma. La piccola è stata messa a pancia in giù. «Le dia qualche piccolo colpo sulla schiena, con estrema delicatezza...», ha suggerito l’infermiere, Paolo Bonello, in forza da anni alla centrale operativa e con un enorme bagaglio d’esperienza alle spalle. La mamma ha eseguito i consigli alla lettera. La bimba non respirava più. (16 ott) CERRIONE. Grazie alle precise indicazioni di un infermiere in forza alla centrale operativa del “118”, una mamma di Cerrione ha potuto salvare la figlia di tre settimane che stava soffocando a causa probabilmente di un sorso di latte andato di traverso che ha occluso le vie respiratorie. L’allarme è stato dato oggi alle 13 e 57. La mamma ha collaborato, ha seguito le istruzioni alla lettera. Sono state proprio la fiducia dimostrata dalla donna nei confronti dell’esperto del “118” e la sua predisposizione a collaborare, a rendere tutto più semplice e rapido rispetto alla norma. La piccola è stata messa a pancia in giù. «Le dia qualche piccolo colpo sulla schiena, con estrema delicatezza...», ha suggerito l’infermiere, Paolo Bonello, in forza da anni alla centrale operativa e con un enorme bagaglio d’esperienza alle spalle. La mamma ha eseguito i consigli alla lettera. La bimba non respirava più. In questi casi, i rischi di danni cerebrali sono dietro l’angolo. Bastano infatti tre minuti senza ossigeno per danneggiare in modo irrimediabile il cervello di una persona. Ma, per fortuna, al secondo colpetto sulla schiena, la bimba ha cominciato a tossire, ha espulso del latte e il boccone che le occludeva la trachea e, tra le lacrime, ha ripreso a respirare. Nel frattempo, l’ambulanza era già per strada con un tempo di percorrenza, per Cerrione (sia con partenza da Biella che da Cavaglià), di circa 8 minuti. Nonostante il pericolo fosse almeno in apparenza passato, la piccola è stata lo stesso caricata e portata in ospedale per essere sottoposta a tutte le visite necessarie. E’ stata quindi tenuta in osservazione. Ha rischiato grosso, ma la freddezza dimostrata dalla mamma e l’incredibile preparazione dell’operatore del “118” hanno scongiurato una tragedia che, in altre circostanze, non avrebbe potuto essere evitata. Troppo spesso in queste circostanze, infatti, sono la tensione e l’ansia di chi telefona a farla da padrone, rendendo così difficile se non impossibile per l’operatore del “118” fornire le indicazioni per salvare, come in questo caso, l’ennesima vita umana.
16 ottobre 2009