Bimbi morti: una richiesta di archiviazione

Bimbi morti: una richiesta di archiviazione
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Una richiesta di archiviazione, un caso apparentemente arenato, un supplemento di perizia per un terzo procedimento e l’attesa delle conclusioni del perito per il quarto caso di morti sospette di bimbi che in qualche modo coinvolgerebbero l’ospedale di Biella. La Procura della Repubblica non è rimasta di certo con le mani in mano. Nei giorni scorsi ha chiesto l’archiviazione per il caso del bambino nato morto a fine ottobre ormai a ridosso del parto, quando tutto sembrava che stesse procedendo nel migliore dei modi, quando ormai mancavano meno di due giorni al compimento della quarantesima settimana. La decisione sarebbe stata presa dall’ufficio coordinato dal procuratore Teresa Angela Camelio sulla scorta della perizia depositata nei giorni scorsi dalla patologa legale Yao Chen, del Dipartimento di medicina legale di Pavia, che escluderebbe responsabilità di natura penale nella morte del piccino. I quattordici indagati («E’ un atto dovuto», si erano limitati a puntualizzare i magistrati), tra medici e personale di reparto, possono tirare un primo sospiro di sollievo in attesa della definitiva decisione del giudice delle indagini preliminari (che potrebbe archiviare oppure ordinare ulteriori indagini) e del legale della coppia, avvocato Alessandra Guarini («Non ho commenti da fare», ha spiegato l’altro giorno al telefono) che dopo aver analizzato la perizia, potrebbe dovrà decidere se presentare o meno opposizione. Se anche l’archiviazione venisse ratificata, la difesa avrà comunque la possibilità di valutare o meno se sussistono solidi elementi per supportare un procedimento a livello civilistico. 

Valter Caneparo 

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Una richiesta di archiviazione, un caso apparentemente arenato, un supplemento di perizia per un terzo procedimento e l’attesa delle conclusioni del perito per il quarto caso di morti sospette di bimbi che in qualche modo coinvolgerebbero l’ospedale di Biella. La Procura della Repubblica non è rimasta di certo con le mani in mano. Nei giorni scorsi ha chiesto l’archiviazione per il caso del bambino nato morto a fine ottobre ormai a ridosso del parto, quando tutto sembrava che stesse procedendo nel migliore dei modi, quando ormai mancavano meno di due giorni al compimento della quarantesima settimana. La decisione sarebbe stata presa dall’ufficio coordinato dal procuratore Teresa Angela Camelio sulla scorta della perizia depositata nei giorni scorsi dalla patologa legale Yao Chen, del Dipartimento di medicina legale di Pavia, che escluderebbe responsabilità di natura penale nella morte del piccino. I quattordici indagati («E’ un atto dovuto», si erano limitati a puntualizzare i magistrati), tra medici e personale di reparto, possono tirare un primo sospiro di sollievo in attesa della definitiva decisione del giudice delle indagini preliminari (che potrebbe archiviare oppure ordinare ulteriori indagini) e del legale della coppia, avvocato Alessandra Guarini («Non ho commenti da fare», ha spiegato l’altro giorno al telefono) che dopo aver analizzato la perizia, potrebbe dovrà decidere se presentare o meno opposizione. Se anche l’archiviazione venisse ratificata, la difesa avrà comunque la possibilità di valutare o meno se sussistono solidi elementi per supportare un procedimento a livello civilistico. 

Valter Caneparo 

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