Canile, guerra di cani e di fatture

Pubblicato:
Aggiornato:

(28 gen) PONDERANO - Da una parte l’Enpa e la Cooperativa di Solidarietà Sociale Europa. Dall’altra loro, i cani. La querelle che vede al centro la struttura del canile di Ponderano, dopo il primo round di venerdì scorso quando Enpa ha prelevato 39 cani lì custoditi, disponendone l’allocazione in altra struttura, non accenna a placarsi. Nel pomeriggio di ieri, infatti, è stata la Cooperativa Europa a scendere in campo con una propria conferenza stampa.
«L’impressione - ha detto Franco Converso, presidente di Cse - è che la situazione sia precipitata dopo che, alla luce delle mancate ottemperanze delle obbligazioni di debito di Enpa e dopo reiterate e formali azioni abbiamo dato, nel dicembre scorso, mandato ai nostri legali di procedere alla messa in mora dell’Ente. Del resto, la nostra cooperativa vanta verso Enpa crediti, a far data dal 2005 sono al 31 dicembre 2009, pari ad oltre 100 mila euro». Converso ha tracciato poi una sua versione del rapporto che, dal 2005 al 2009, ha legato Enpa e Cse.
PONDERANO - Da una parte l’Enpa e la Cooperativa di Solidarietà Sociale Europa. Dall’altra loro, i cani. La querelle che vede al centro la struttura del canile di Ponderano, dopo il primo round di venerdì scorso quando Enpa ha prelevato 39 cani lì custoditi, disponendone l’allocazione in altra struttura, non accenna a placarsi. Nel pomeriggio di ieri, infatti, è stata la Cooperativa Europa a scendere in campo con una propria conferenza stampa.
«L’impressione - ha detto Franco Converso, presidente di Cse - è che la situazione sia precipitata dopo che, alla luce delle mancate ottemperanze delle obbligazioni di debito di Enpa e dopo reiterate e formali azioni abbiamo dato, nel dicembre scorso, mandato ai nostri legali di procedere alla messa in mora dell’Ente. Del resto, la nostra cooperativa vanta verso Enpa crediti, a far data dal 2005 sono al 31 dicembre 2009, pari ad oltre 100 mila euro». Converso ha tracciato poi una sua versione del rapporto che, dal 2005 al 2009, ha legato Enpa e Cse.
«Nel 2007 - ha detto Converso -, il canile appariva destinato alla chiusura, fatto salvo il compimento di taluni lavori di ristrutturazione che Cse ha eseguito in accordo con Enpa. Quest’ultimo si era impegnato a finanziare i primi interventi al 50% e, comunque, con stanziamento minimo di 10 mila euro. Enpa non ha mai trasferito a Biella quei soldi. I lavori nel canile da parte della nostra cooperativa sono poi proseguiti nel 2008. Anzi, a luglio noi e Enpa concordammo la prosecuzione del “Progetto Ponderano” e Enpa si impegnò allora a saldare i debiti accumulati. Così si arriva al 2009, quando terminati i lavori nel canile, proprio il comune di Ponderano ha invitato per ben due volte i partner del “Progetto Ponderano” a sottoscrivere una convenzione per la gestione dell’area ma Enpa non si è mai fatto vivo». Da parte di Enpa, però, la versione è ovviamente diversa.
«Nei primi mesi 2007 - dice la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi - l’Asl aveva evidenziato carenze strutturali dell’impianto nel canile di Ponderano. A giugno, la giunta esecutiva Enpa autorizzò un piano di interventi per raggiungere gli obiettivi primari richiesti dall’Asl. In questi interventi, Cse dette la sua disponibilità a contribuire alle spese nell’ottica di una futura cogestione della struttura. Già nell’agosto 2007, i tecnici Enpa rilevarono che gli interventi avviati erano però diversi e più onerosi e erano stati disposti da Cse senza consultare Enpa. A luglio 2008, abbiamo richiamato la cooperativa a correttezza. Nei mesi successivi, Cse ha poi emesso fatture di notevole importo nei confronti di Enpa, senza alcuna giustificazione e senza specificazioni. Preciso inoltre chela sezione Enpa di San Giovanni Valdarno ha sempre provveduto a saldare le fatture a Cse per l’opera prestata e che il trasferimento dei cani , venerdì scorso, in struttura adeguata è stato legittimo. Converso ha accusato Enpa di aver “rubato” i cani. Il nostro ufficio legale è stato incaricato della questione».
Ma Converso difende l’operato di Cse. «Voglio aggiungere - conclude Franco Converso - che proprio recentemente trenta soci-volontari Enpa hanno rassegnato le dimissioni, costiduendo un comitato spontaneo “Amici del Rifugio del Cane” cui daremo a breve veste di associazione. Tra le tante attestazioni di solidarietà pervenuteci, anche quella poi di Enrico Pesce di Confcooperative Federsolidarietà: per noi una grande soddisfazione».

28 gennaio 2010

Seguici sui nostri canali