Canile, Enpa trasferisce altri sette cani

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(04 feb 2010) PONDERANO - Nuovi sviluppi nella vicenda relativa al canile di Ponderano in cui, sino a ieri, restavano ancora 17 cani residui, dopo il trasferimento, due settimane fa, di 39 altri cani da parte di Enpa in strutture dello stesso ente. La vicenda che vede contrapposti Enpa e la cooperativa Europa, presieduta da Franco Converso, ha il suo fulcro in una questione relativa a crediti che la cooperativa sostiene di vantare nei confronti dell’ente ma che questo tuttavia nega, affermando la mancata autorizzazione delle spese in oggetto. PONDERANO - Nuovi sviluppi nella vicenda relativa al canile di Ponderano in cui, sino a ieri, restavano ancora 17 cani residui, dopo il trasferimento, due settimane fa, di 39 altri cani da parte di Enpa in strutture dello stesso ente. La vicenda che vede contrapposti Enpa e la cooperativa Europa, presieduta da Franco Converso, ha il suo fulcro in una questione relativa a crediti che la cooperativa sostiene di vantare nei confronti dell’ente ma che questo tuttavia nega, affermando la mancata autorizzazione delle spese in oggetto. «Enpa - spiega infatti la presidente nazionale, Carla Rocchi - ha provveduto ieri, dopo aver notificato l’intervento ai dovuti organi, a tornare a Ponderano e prelevare, tra i cani ancora lì custoditi, gli esemplari intestati all’ente. A quanto ci consta, essi dovrebbero essere nove ma di questi, al canile, gli uomini Enpa ne hanno rinvenuti soltanto sette. Pertanto, si è provveduto a formalizzare regolare denuncia».
Nel canile, pertanto, sono rimasti oggi una decina di cani. Quale sarà ora la loro sorte?
«Enpa, come più volte dichiarato, è disposto a prenderli in carico per poi restituirli ai legittimi proprietari se vi sono - dice Carla Rocchi -. Se l’offerta di Enpa non verrà presa in considerazione, la responsabilità dei cani non attribuibili ad altro soggetto, passerà all’amministrazione comunale che dovrà farsene carico».
La conferma dell’operato di Enpa, arriva dalla stessa vicepresidente di cooperativa Europa, Laura Saldarini.
«Avevamo ricevuto un fax dalla sede centrale di Enpa in cui si dava conto di questo intervento previsto per la giornata di mercoledì (ieri ndr) -. Non so però come sia stato possibile questo. I cani oggi in struttura sono infatti di proprietà di terzi. Alcuni sono rimasti in canile per seguire un processo di risocializzazione in vista dell’inserimento in una famiglia che intende adottarli». Sulla vicenda, intervengono anche le associazioni animaliste Leal. Aspa e Lav che auspicano, affinché siano fatti iniziare il prima possibile i lavori di ristrutturazione necessari, che i cani oggi ospiti in struttura «siano spostati con una certa sollecitudine». Le stesse associazioni, a garanzia del benessere dei cani, si dicono disponibili a visitare gli animali nelle nuove strutture in cui potrebbero essere portati. «Ho già parlato con tali associazioni - dice il commissario straordinario di Enpa Biella, Marco Bravi -. Da parte di Enpa, massima collaborazione».

4 febbraio 2010

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